“Chi dice Donna dice Dignità”
Testimonianze di donne in carriere all'incontro alla scuola Franco Tosi...
Il rispetto della donna, passa anche attraverso l'educazione scolastica. Se n'è parlato alla scuola media Franco Tosi durante il convegno "Chi Dice Donna Dice Dignità".
Quattro donne diverse tra loro per percorsi lavorativi e scelte di vita hanno affronato con gli studenti delle classi seconde il tema della dignità femminile. Le protagoniste dell'incontro si sono raccontate agli studenti, parlando del loro percorso di studi e della loro esperienza professionale, mostrando come oggi la donna possa affermare se stessa e raggiungere i propri obiettivi. Una figurante in abiti medievali ha letto un breve resoconto sulla condizione femminile nei tempi antichi. Dopo un breve intervento della preside, prof.ssa Gabriella Lazzati, sul significato della parola "dignità", ha preso la parola Graziella Zambello, presidente della Commissione Femminile e Pari Opportunità del Comune di Legnano: "Non bisogna limitarsi a considerare se stessi come corpi e a valorizzare soltanto l'estetica, ma bisogna costruirsi come persone attraverso la coltivazione dei propri interessi."
"Non permettete di dirvi cosa dovete o non dovete fare per il fatto di essere ragazze" è l'esortazione di Franca Codazzi, ricercatrice all'ospedale San Raffaele che ha evidenziato la difficoltà che molte donne incontrano nell'occupare posizioni lavorative di rilievo rispetto ai colleghi maschi. "La vita lavorativa della donna è spesso ostacolata dal pregiudizio che fatica ad accettare la presenza femminile in ruoli lavorativi tradizionalmente maschili". Ha infine esortato le studentesse: "Non permettete a nessuno di tarparvi le ali".
La professoressa Anna Cattaneo, insegnante per trentacinque anni alla Scuola Franco Tosi, ha dato molta importanza alla necessità per le donne di scegliere chi essere: "Il progetto di chi vi vuol bene è che siate realizzate, il come potete deciderlo solo voi".
"L'Amore non può portare la donna a perdere la propria dignità" questo è stato il fulcro del discorso della dottoressa Nicoletta Guerrero, giudice e magistrato al tribunale di Busto Arsizio, la quale ha evidenziato come la professione di magistrato, esclusivamente maschile fino ad oltre la metà del secolo scorso, sia ora svolta da un gran numero di donne, che (dati del 2016 relativi al conscorso tenuto per la selezione di nuovi magistrati) costituiscono ora il 62% dei nuovi magistrati. "Sono le donne per prime a dover rispettare la propria dignità e non accettare ma anzi denunciare discriminazioni e violenze."
Alla fine dell'incontro, studenti e studentesse hanno mostrato grande interesse rispetto agli argomenti trattati. Numerose sono state le domande poste alla fine degli interventi, soprattutto sul tema della violenza sulle donne e sul femmincidio.
Durante il convegno è stata affettuosamente ricordata la professoressa, Rosamaria Codazzi, scomparsa l'anno scorso.
Sofia Bollini
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