Gentile Direttore, pochi giorni fa si è tenuta l'assemblea pubblica convocata dalla Giunta di San Giorgio su Legnano per la presentazione del Bilancio 2016 dal titolo “Una Tempesta Perfetta”.

Debbo dire che si potrebbe disquisire a lungo sull'utilità di iniziative che ormai raccolgono l'adesione di pochi addetti ai lavori, ma va da sé che una qualche utilità gliela debbo riconoscere e come si suol dire non tutti i mali vengono per nuocere.

Mi spiego meglio: mi sono ritrovata a riflettere sul significato dell'incipit “Una Tempesta Perfetta” con il quale l'ineffabile coppia Cecchin/Morelli avevano deciso di “aprire” l'Assemblea. Ho cercato di capire, cercando una spiegazione convincente, una correlazione, un'affinità, un flebile legame logico tra bilancio comunale e la tempesta perfetta senza riuscire a trovarne una degna di tale nome. Ma quando tutto sembrava perduto, mi sono resa conto che era sbagliata la prospettiva e che dovevo semplicemente prendere atto che si trattava solo di un vezzo, di una moda della nostra epoca che adatta a tutte le situazioni frasi ad effetto e slogan senza porsi il problema di comunicare in modo trasparente e comprensibile. A meno che non si debba pensare che l'interpretazione corretta sia quella originaria, adottata in meteorologia, utilizzata per rappresentare un uragano che colpisce l'area più vulnerabile di una regione, provocando il maggior danno prevedibile.

Ovviamente, tornando a riflettere sul rapporti tra bilancio comunale e Tempesta Perfetta, mi auguro solo che Cecchin e Morelli abbiano accostato in modo involontario l'azione amministrativa che esercitano tutti i giorni (Cecchin ci tiene a ribadire sempre che è impegnato tutti i santi giorni per il bene di San Giorgio) e la Tempesta Perfetta nell'accezione meteorologica classica di un uragano che provoca disastri.

Nel corso dell'Assemblea mi sono ritrovata tra l'altro ad osservare il comportamento e gli atteggiamenti e, in particolare, “il linguaggio del corpo” del Sindaco e mi ha sorpreso non poco dover prendere atto della tendenza alla sovrabbondanza, all'invadente ed invasiva onniscienza, all'incontinenza oratoria fino a voler occupare ogni spazio: maggioranza, opposizione, tesi, antitesi, sintesi, agio e disagio. Insomma, la nostra grande guida spirituale. Lungi da me la volontà di fare una valutazione delle attitudini psicologiche del Sindaco, ognuno di noi ha i propri pregi e difetti, le proprie manie, autostima o disistima, sicurezze ed insicurezze, ma se metto in relazione la tendenza appena rappresentata con le dichiarazioni rilasciate sistematicamente, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione possibili ed immaginabili, “vestendosi”, di volta in volta, da Legislatore, Prefetto, Carabiniere, Educatore, Insegnante, Medico, Sportivo, dispensando a tutti vere e proprie lezioni professionali e di vita, il quadro che si compone appare sempre più inquietante ed allarmante.

La situazione si aggrava ulteriormente quando mi rendo conto che l'esposizione “mediatica” del Sindaco non contribuisce in modo significativo a risolvere i problemi di San Giorgio, ma serve solo a distogliere l'attenzione dai problemi concreti (tributi locali elevati, viabilità, ambiente)

Molte volte, leggendo il nome del Sindaco, mi sono chiesta se nel nome ci fosse una sorta di presagio, di destino come amavano pensare i Romani. Immaginavo che la “capacità” di occupare la scena si coniugasse all'abilità balistica di centrare sempre il bersaglio, insomma di essere un cecchino (verbalmente parlando) infallibile ma osservando e analizzando bene i comportamenti e le esternazioni quotidiane, mi sono convinta di come il ricorso al “nomen omen” sia, in questo caso, totalmente sbagliato.

Infatti i tributi locali a San Giorgio sono tra i più alti in Lombardia e, per tutta risposta, l'ineffabile coppia Cecchin/Morelli ci riserva un comizio contro il governo per l'abolizione di alcuni tributi. Sadismo? La viabilità di San Giorgio è contorta e pericolosa e chi si permette di segnalarlo viene messo all'indice. Manca totalmente una politica amministrativa per lo Sport, pur in presenza di un diffuso associazionismo sportivo col quale sarebbe necessario coordinare una strategia di promozione sportiva di base aperta a tutti i ragazzini e le ragazzine sangiorgesi. La tutela dell'ambiente è praticamente inesistente, un piano per l'arredo urbano potrebbe essere un buon inizio. Infine, mi auguro solo che in vista delle elezioni del 2017 non si debba subire l'onta di uno sfrenato dinamismo della Giunta sui temi della pianificazione urbanistica.

Concludo segnalando un esilarante infortunio in cui è incorso il Sindaco durante l'Assemblea “La Tempesta Perfetta”. Dopo settimane di interviste, dichiarazioni, discussioni in piazza e al bar sulla necessità di procedere rapidamente alla fusione dei Comuni di Canegrate e San Giorgio per tutti i motivi noti e ignoti, Cecchin ha ritenuto, di chiosare argutamente sull'inopportunità della candidatura di una canegratese (la sottoscritta) a Sindaco di San Giorgio dimostrando qualche problema di capacità logica e qualche difficoltà a conciliare idea e azione, teoria e pratica.

Ora abbiamo capito chi è il candidato del Comune nascente dalla fusione tra Canegrate e San Giorgio, ovviamente un Sangiorgese e segnatamente Cecchin, il contrario non sarebbe, a quanto pare, possibile.

Evelyne De Conti Consigliere Comunale San Giorgio su Legnano