Legnanese l’italiano deceduto in Norvegia
Dipendente della Statoil, era alla guida dell'elicottero caduto con a bordo altri 12 colleghi che lavoravano su una piattaforma...
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Si chiama Michele Vimercati, il legnanese deceduto, ieri, venerdì 29 aprile, in un tragico incidente che ha coinvolto un elicottero precipitato nel Mare del Nord, a Bergen.
Michele avrebbe compiuto 45 anni a giugno ed era il comandante dell'elicottero precipitato in Norvegia per un guasto di cui ancora non sono chiare le cause. Dopo gli studi da geometra, si è diplomato all'accademia militare, per poi prendere una laurea in ingegneria. Al termine dell'accademia militare, è stato selezionato per le sue capacità con altri dieci ed è stato mandato a frequentare un corso per pilotare jet negli Stati Uniti, a Columbus.
Finito il corso, ha scelto l'elicottero e, da lì, sono iniziate le missioni: la prima è stata in Kosovo, giovanissimo, alla fine degli anni Novanta. Poi, dal 2003, sempre con l'esercito, è stato tre volte in Iraq durante la guerra per periodi di quattro mesi: in quelle circostanze, Michele era d'istanza a Nassiriya, sotto la guida inglese. Nella sua vita da pilota dell'aeronautica militare ha partecipato ad alcune missioni a sostegno della protezione civile durante le alluvioni e disastri naturali che hanno colpito il Paese.
Più o meno dieci anni fa, ha lasciato l'esercito con il grado di maggiore pilota e si è trasferito in Norvegia dove ha iniziato il lavoro da privato ed è stato promosso istruttore di elicotteri e coordinatore in Francia, Scozia e Norvegia per le esercitazioni sui simulatori. Era una persona estremamente intelligente, amava la fotografia, la tecnologia, ed era fidanzato con una ragazza di origine svedese.
Foto ripresa da Afp
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