Un omaggio alla produzione tipica della città di Parabiago, non a caso identificata anche come “la città della calzatura”. Si tratta del monumento realizzato dall’artista Pierre Lindner che da sabato 23 giugno orna la rotatoria tra le vie Unione, Filarete e Resegone grazie ai soci del Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini e il prezioso supporto di sponsor quali Arktè e FedeCarl costruzioni. 

"Era da tempo – ha affermato il presidente di Zona Lions Patrizia Guerini Rocco, presidente del “ Giuseppe Maggiolini” nel 2008/2009, anno in cui il progetto è stato ideato – che il nostro club aveva in animo di donare alla città un’opera che la potesse arricchire sia dal punto di vista artistico che simbolico, data l’importanza che l’industria calzaturiera ha ricoperto, e che ci auspichiamo possa ricoprire anche in futuro, per il nostro territorio, quale segno tangibile della nascita di un Club di servizio. Ci è sembrato doveroso, visto l’omaggio tributato all’ebanista parabiaghese Maggiolini a cui abbiamo intitolato il club, ricordare attraverso un’opera d’arte anche un’altra delle eccellenze della nostra Parabiago, ossia il settore calzaturiero».

Il monumento raffigura una “décolleté” all’interno di un globo terrestre stilizzato, ulteriormente arricchito da sagome di modelli stilizzati di calzatura di diverse epoche. L’opera è stata disegnata e realizzata dall’artista, tedesco di origine ma residente ne Varesotto da oltre mezzo secolo, Pierre Lindner. Lo scultore, anche esperto incisore, ha accolto con entusiasmo l’invito a realizzare il monumento arrivato dal past presidente del Lions Club Parabiago Giuseppe Maggiolini, di cui anch’egli è socio.

La scultura realizzata da Pierre H. Lindner  è stata anche l'occasione per guardare con rinnovata fiducia al futuro: «E’ il simbolo – ha detto il sindaco  Franco Borghi alla cerimonia di inaugurazione del monumento-  del primato che la nostra città detiene e che inorgoglisce tutti i parabiaghesi. Possa la scarpa Made in Parabiago ritrovare anche la sua autonomia in un mercato a cui si è dovuta adattare in questo periodo di congiuntura». Anche don Felice, che non ha potuto intervenire alla cerimonia per impegni pregressi, ha fatto pervenire un elogio all’iniziativa, dove emerge “amore per città e amore per un prodotto che l’ha resa famosa” e che consentirà di custodire “una memoria fondamentale per il futuro”. 

La cerimonia, alla quale sono stati invitate autorità civili, militari e religiose, ha previsto anche un momento simbolico: nel basamento che sorregge la struttura è stata infatti inserita una pergamena a memoria della donazione dell’opera a tutti i cittadini parabiaghesi.

IMMAGINI DI ALESSANDRA FAIELLA