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Auchan – Ikea: la posizione di Rescaldina

Secondo l'amministrazione rescaldinese, da Cerro "livore e contraddizioni"...

Il comune di Rescaldina ha deciso di rispondere punto per punto al comunicato diffuso da Cerro Maggiore. Di seguito la pubblicazione integrale. In corsivo quanto sostenuto da Cerro Maggiore.


"Appare del tutto contraddittorio, strano ed irragionevole che l'attuale Sindaco ed Amministrazione di Rescaldina abbiano detto di no all'ipotesi di insediamento dell'IKEA sul territorio di Cerro per dire sì all'ampliamento di AUCHAN sul territorio di Rescaldina. 

Le stesse motivazioni ambientali per le quali Rescaldina ha dichiarato di essere contraria all'Accordo di Programma regionale proposto, dopo che lo stesso Comune ne aveva sottoscritto l'adesione, e cui ha aderito Regione Lombardia, non valgono per l'ampliamento di AUCHAN. 

Le due questioni non sono neanche lontanamente paragonabili: da una parte si parlava di 300.000 mq di aree verdi destinate ad accogliere un mega-centro commerciale ed i relativi servizi (si parla ad arte solo di IKEA trascurando strumentalmente il fatto che questa avrebbe costituito di fatto solo un terzo dell'intero insediamento). L'ampliamento di Auchan, se avverrà, si svilupperà su un'area oggi destinata a parcheggio, spostando volumetrie di altri ambiti e quindi evitando il consumo di suolo. In sostanza si spostano su un’area attualmente a parcheggio strutture che Auchan avrebbe già il diritto di costruire su terreni vergini ad oggi a verde. In un caso (Auchan) si parla appunto solo di ampliamento, nell'altro (IKEA+Centro commerciale) della costruzione di una nuova enorme struttura che non ha eguali nell'immediato intorno. 

La ragione appare a tutti evidente e si è palesata anche nell'ambito del ricorso al TAR promosso dal Comune di Legnano contro l'Accordo di Programma per l'insediamento dell'IKEA a Cerro Maggiore. Ovverosia AUCHAN, con questo intervento, ha sostenuto in tutto e per tutto l'Amministrazione comunale di Rescaldina, in  cambio dell'ok al proprio ampliamento i cui oneri, a prescindere dall'impatto ambientale, economico e sociale sul territorio, fanno gola allo stesso Comune di Rescaldina. 

La cartina di tornasole di ciò, è stato appunto lo svolgimento processuale del ricorso al TAR promosso dal Comune di Cerro Maggiore che attualmente si trova alla fase decisoria: a fonte delle posizioni del Comune di Legnano contro l'insediamento dell'IKEA ed a fronte della posizione di Regione Lombardia e del Comune di Cerro Maggiore a favore di IKEA, il Comune di Rescaldina non si è neppure costituito con un proprio legale per sostenere ovvero per spiegare le proprie ragioni ma, al posto dello stesso Comune, si è invece costituito con un intervento ad adiuvandum, sebbene non richiesto, proprio AUCHAN che sostanzialmente ha fatto le veci, anche al TAR, proprio del Comune di Rescaldina. 

Il ricorso del Comune di Legnano non era un ricorso contro l'insediamento del mega-centro commerciale, ma un ricorso contro l'esclusione del Comune di Legnano dall'accordo di programma. Questa Amministrazione si è sempre espressa a favore dell'ingresso nell’accordo del Comune di Legnano e su questa tematica è stata messa in minoranza sia da Regione Lombardia che dal Comune di Cerro che si era più volte, con veemenza, espresso contro il comune di Legnano. Non aveva quindi senso costituirsi a difesa di una posizione che non si condivideva e non si condivide. 

Nessuno ha mai chiesto ad Auchan, come, tra l’altro, anche al Comune di Canegrate e a quello di Nerviano, di costituirsi “ad adiuvandum” nel ricorso del Comune di Legnano e stupisce che il Comune di Cerro Maggiore si arrischi in ricostruzioni e illazioni a dir poco fantasiose senza citare documenti o atti a riprova di quanto afferma. 

Tale circostanza la dice lunga sull'appiattimento del Comune nei confronti del colosso della grande distribuzione che a Rescaldina può fare il bello e cattivo tempo con l'assoluto beneplacet dell'Amministrazione. 

Ma se si parla di insediamento di IKEA a Cerro, allora per questioni ambientali e di territorio ecco che i paladini del verde di Rescaldina alzano le barricate. 

Sono proprio la tutela del verde e del territorio che ci stanno guidando nel tentativo di risolvere una questione che risale alla giunta Magistrali e di cui Cerro Maggiore, così attenta alle questioni dei Comuni vicini, sembra accorgersi solo adesso. 

Se rifiutare il doppio intervento richiesto dall’operatore (ampliamento in aggiunta alla costruzione delle strutture già concesse dal PGT precedente) e ottenere dallo stesso di spostare le volumetrie in un’area già ora adibita a parcheggio bloccando le aree già destinate alla cementificazione per farne una zona verde, significa appiattimento, chissà allora come può essere definita un’Amministrazione che vuole distruggere per sempre 300.000 metri quadri di suolo agricolo? La verità è che a Rescaldina c’è un’Amministrazione che ha ristabilito il primato delle scelte politiche e pubbliche nei confronti degli interessi privati e questo probabilmente provoca un po’ di irritazione a chi non pratica le stesse scelte. 

In questa situazione contraddittoria ed assurda da parte dell'attuale Giunta di Rescaldina, il Comune di Cerro sta verificando ed approfondendo tutti gli atti relativi a questo ipotetico ampliamento di AUCHAN di cui si parla e contro il quale si riserva di adottare ogni ed opportuna iniziativa in ogni sede a tutela del territorio, dell'ambiente e del commercio locale. 

Così come, parallelamente, sta già analizzando la questione legata al contributo per la tangenzialina di Cantalupo che AUCHAN avrebbe dovuto versare al Comune di Cerro Maggiore in caso di eventuale ampliamento come da vecchio accordo di programma. 

Il tutto a tutela dei diritti e degli interessi di tutta la cittadinanza di Cerro e dell'area vasta limitrofa al territorio di cui si parla". 

Il livore del comunicato del Comune di Cerro e le evidenti contraddizioni in esso contenute sorprendono e allarmano: con che coraggio si può diventare paladini del verde, della riduzione del consumo di suolo e protettori del commercio di vicinato continuando a ripetere di volere assolutamente un insediamento di un centro commerciale da dimensioni record su un'area agricola? Le incoerenze del Comune di Cerro Maggiore lasciano intendere che si siano pestati i piedi ad interessi economici talmente grossi da fare sì che un'Amministrazione comunale si esponga a difesa di un insediamento commerciale (e relativi interessi economici degli intermediari, dei costruttori e degli acquirenti finali) a cui si erano opposti praticamente tutti i Comuni dell'Altomilanese (ogni Comune della zona infatti aveva presentato osservazioni contro l'insediamento e gli effetti da esso derivanti).

Redazione
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Pubblicato il 27 Gennaio 2016
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