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Bosco Cantoni: l’opposizione chiede maggior partecipazione

La lunga notte del consiglio comunale ha visto le polemiche della minoranza sulla revoca della permuta con la società Cantoni...

Ci si aspettava un lungo consiglio comunale e così è stato. Non si può dire se i cittadini che hanno riempito la sala all’inizio fossero lì o meno per ascoltare la delibera riguardante la permuta tra il comune e la società Cantoni, sta di fatto che al momento della discussione, cominciata all’1.30, in sala ne sono rimasti una decina. 

Ovviamente, non sono stati discussi tutti i punti all’ordine del giorno, nonostante la richiesta delle minoranze di dividere la seduta del consiglio in due serate.  «Ci si aspettava una maggior apertura di rinnovamento – ha commentato in apertura il consigliere Michele Palazzo, tra i più "scatenati" -, in quanto non si è accolta la richiesta di fare il consiglio comunale in due serate. Noi abbiamo accolto l’appello del sindaco che chiedeva la collaborazione da parte di tutti i consiglieri per il bene di Castellanza. Il mio gruppo, come gli altri, ha lavorato in questo senso, presentando mozioni da discutere in questa seduta». Da Angelo Soragni invece la richiesta di cambiare sede del consiglio perché «siamo troppo stretti e non vediamo i cittadini».

Vani i tentativi di discutere prima il punto 8, riguardante le trattative tra il Comune di Castellanza e la Cantoni Spa e quindi l’accettazione dell’atto unilaterale d’obbligo, la revoca della permuta, l’acquisizione gratuita di parte di fondovalle l’accettazione del versamento di 400mila euro. Il sindaco ha illustrato la delibera con i diversi passaggi che hanno portato il Comune ha prendere atto di un progetto «già avviato e in fase conclusiva», cercando di cambiare gli indirizzi dati dalla precedente amministrazione all’atto. Sono state visionate alcune immagini scattate durante un sopralluogo che hanno mostravano il degrado delle aree boschive e degli edifici, alcuni dei quali sono già stati demoliti. «Di fronte a tale situazione – ha spiegato Mirella Cerini -, che non avrebbe fatto fruire l’area alla città chissà per quanto tempo, l’amministrazione ha voluto annullare la permuta, ottenere la cessione dell’area posta sulla sponda destra dell’Olona, già liberata dagli edifici presenti e ritenuta di interesse pubblico per la creazione per il tempo libero e lo sport. Il tutto senza pagare nulla alla Cantoni. Il vantaggio economico per il comune di Castellanza è stato di 1.578.025 euro suddivisi: 415.140mila per demolizioni fabbricati, 762.885euro dati dalla cessione dell’area di fondovalle e un versamento di 400mila euro da parte della società. Sarà nostra premura comunque, passate e vacanze estive, convocare un’assemblea pubblica per illustrare ai cittadini i diversi passaggi che ci hanno portato a questa soluzione». (leggi anche: Meno commercio e più sanità: il futuro della ex-Peplos)

Le polemiche da parte dell'opposizione non sono certo mancate, a partire dalla presentazione di quattro mozioni collegate all'argomento: Paolo Colombo ha avanzato l'idea di istituire una commissione consiliare di studio sul piano attuativo, Marinella Colombo ha richiesto di convocare invece un consiglio comunale aperto per discutere della permuta, mentre Romeo Caputo che, ricordiamo, è stato votato in lista con la maggioranza, ha sollecitato la sospensione della permuta delle aree e la revoca della firma della convenzione urbanistica del piano attuativo riguardanti le variazioni al PGT sull'area dell'ex Peplos. 

«Questo importante passaggio per Castellanza doveva essere affrontato partecipando con le minoranze nelle decisioni – ha sottolineato Paolo Colombo, perchè è un passaggio delicato e il nostro apporto avrebbe dato più forza al vostro intervento». «Qui viene contestato l'approccio alla soluzione del problema: non capisco come si possa firmare una convenzione quando, un punto della stessa che riguarda il pagamento degli oneri, era decisamente superato. Oltre ai costi deliberati, devono essere considerati costi significativi per bonificare il terreno» la reazione del consigliere Caputo a cui ha fatto eco quello di Marinella Colombo che ha contestato scarsa partecipazione da parte dei cittadini nel progetto: «La mozione parte dalla partecipazione da parte dei cittadini per decidere cosa fare sull’area, ma non c'è stata discussione con i castellanzesi per decidere insieme cosa fare. Anche sulla gratuità della cessione qualche dubbio c’è. La permuta dava l’opportunità di diventare proprietari di una bellissima area fruibile dai cittadini: non avete avuto il coraggio di entrare in possesso di un'area al centro della città che poteva coinvolgere anche i privati. Ma siete voi la maggioranza e voi ne assumerete la responsabilità».

«Questa delibera – l'intervento di Michele Palazzo per come è stata preparata con poca trasparenza, con un vizio di forma, io la annullerei. Perché la maggioranza non sono sicuro abbia tutte le informazioni necessarie e noi ne pagheremo in futuro le conseguenze. Io non voglio essere complice di certe scelte. Le forti pressioni portano a raccontare e a vendere questo accordo come un successo di questa amministrazione, ma non è così, perchè non avete avuto il coraggio di mettere le mani fino in fondo. Capisco che avete avuto paura, ma perchè non raccontare tutto al consiglio comunale? Questo è mancato quando parlo di scarsa trasparenza».

Redazione
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Pubblicato il 28 Luglio 2016
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