Amianto, Nuova Canegrate: “Spirito si dimetta”
Il gruppo di opposizione vuole le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici per “cattiva gestione” della questione amianto…
«Chiediamo le dimissioni dell'assessore Vito Spirito». Nuova Canegrate non perdona all’assessore ai lavori pubblici la «cattiva gestione» della questione amianto sul territorio comunale e parte all’attacco. Oggi, venerdì 8, il gruppo di minoranza protocollerà in Comune una mozione di sfiducia verso Spirito. «Speriamo che l’assessore si dimetta di sua spontanea volontà prima che la mozione venga portata in consiglio comunale – commentano i consiglieri di NC -. Qualora non succedesse, ci auguriamo che tutti i consiglieri, con carte sottomano, votino il loro giudizio sull’operato dell’assessore».
Le carte cui Nuova Canegrate fa riferimento sono una serie di documenti che raccontano la cronistoria della vicenda amianto a Canegrate. Il tutto partì nell’ottobre 2014. Nuova Canegrate presentò in consiglio una mozione per conoscere ubicazione e stato di conservazione dei siti contenenti amianto, per farne una mappatura grafica. La mozione venne bocciata. Nel dicembre 2014 il gruppo presentò un’interpellanza per chiedere quali e quanti fossero gli edifici pubblici comunali contenenti amianto. «Nella seduta del consiglio comunale da 15 dicembre 2014 – ricorda Nuova Canegrate – l'assessore Vito Spirito affermò che gli edifici e strutture note di proprietà comunale contenenti amianto erano la copertura dei colombari al cimitero civico, la copertura tettoia della biglietteria al centro sportivo Pertini e presumibilmente la copertina di un muro al centro giovanile».
Dallo studio delle carte, però, i consiglieri di Nuova Canegrate iniziano a notare delle incongruenze e nel tempo, addirittura, vengono scoperti nuovi luoghi con amianto: le scuole medie Manzoni e le elementari di via Redipuglia. Nelle prime, tracce di amianto dal 3,2% all'8,5% sono presenti nel pavimento e nella relativa colla, ma, come certificato nel febbraio 2016 nell'aria non sono riscontrabili fibre di amianto aerodisperse sopra ai limiti di rilevabilità. Nelle seconde la copertura di amianto del tetto fu coperta nel 1995.
«Non vogliamo creare allarmismo: abbiamo semplicemente esposto i fatti che sono emersi in due anni di studio della vicenda – spiegano da NC -. Questa è una questione di salute pubblica».
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