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Italo-arabi in festa per la fine del Ramadan

Dopo 30 giorni di digiuno, 700 musulmani si sono riuniti a Legnano al campo dell'Amicizia...

30 giorni di digiuno, un mese dedicato ad Allah, avvicinandosi a Lui e seguendo le Sue regole. E' finito oggi il Ramadan e la comunità italo-araba si è riunita insieme al campo dell'amicizia di Legnano per festeggiare questo importante momento nella vita di un fedele. Un mese in cui i musulmani si sono astenuti dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali. Il digiuno, uno dei cinque pilastri dell'Islam, veniva rotto solo al tramontar del sole, dalle 9,15 di sera fino alle 4 di mattina quando spuntava l'alba all'orizzonte. 

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Festa per la fine del Ramadan 2015 4 di 27

Erano circa 700 stamane i musulmani che dalle 8 si sono radunati per pregare e scambiarsi poi gesti fraterni, mangiando e bevendo insieme pietanze tipiche, coinvolgendo graditi ospiti i cronisti e i fotografi dei giornali locali presenti all'evento. L'iniziativa è stata organizzata, per il quarto anno consecutivo, dall'associazione culturale italo-araba di Legnano e comuni limitrofi, presente sul territorio dal 2005 e con sede in città in via XX settembre. A rappresentare il gruppo, venerdì 17 luglio durante la festa dell'"Eid-al-Fitr", il vice presidente Oualid Dardory. Assente invece per lavoro il presidente Mustapha Lhamid. 

All'interno dell'area, una zona è stata riservata al divertimento dei bambini, un'altra ai servizi igienici, una ancora in cui lavarsi prima di accedere all'area della preghiera, una ancora destinata al ristoro. All'esterno, ha agito un proprio servizio d'ordine per evitare disagi al traffico nel quartiere, mentre una pattuglia di motociclisti della Polizia Locale e funzionari della Polizia di Stato controllavano l'intera situazione con la massima discrezione, senza essere mai dovuti intervenire.

Come previsto dalla cultura del popolo islamico, donne e uomini separatamente si sono inginocchiati verso La Mecca, raccogliendosi in preghiera. Al termine del rito, è stato pronunciato dall'Imam, anche un discorso in lingua italiana. Dopo aver ricordato che la fine del Ramadan è una delle tre feste principali della fede islamica, la parte finale è stata un monito alle donne, considerate un pilastro della comunità, dopo l'uomo: «Non seguite le donne che non seguono la nostra religione, non seguite le donne vestite ma svestite, quelli non sono abiti. L'abito vero veste dalla testa ai piedi. Siate persone umili e discrete, non alzate mai troppo la voce in pubblico. Seguite la retta via indicata dal Profeta e ringraziate di avere una religione diversa».

Per loro, ricomincia ora la consueta vita dopo aver «ricaricato la batteria – ha commentato Dardoury -. Il Ramadan è per noi un modo per avvicinarci ad Allah e assorbire la religione a cui apparteniamo». il vice presidente dell'associazione ha sottolineato poi il rapporto di fratellanza con la comunità legnanese, una convivenza basata sul reciproco rispetto. 

Don Antonio Giovannini (nel video la sua intervista), responsabile della comunità albanese a Legnano e punto di riferimento per gli stranieri, ha partecipato alla festa portando il messaggio dell'Arcivescovo di Milano Angelo Scola. «Sono qui perchè è importante il dialogo tra religioni e culture – ha commentato don Antonio -. Spesso l'ostacolo principale al dialogo è l'ignoranza e la paura, ma è importante far capire che radici di ognuno hanno valore se dialogano con le altre di diversi popoli».

Manuela Zoni e Valeria Arini

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Pubblicato il 17 Luglio 2015
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