San Vittore in lutto per la scomparsa di Nicola Gagliardi: lo scultore del Duomo di Milano
Il sanvittorese Gagliardi da anni abitava nella zona del vallo. Un uomo riservato e apprezzato per il suo lavoro
Cordoglio a San Vittore Olona per la scomparsa di Nicola Gagliardi lo scultore della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Il sanvittorese, che da anni abitava nella zona del vallo, è scomparso oggi, martedì 7 gennaio, all’età di 80 anni. Un uomo riservato e apprezzato per il suo lavoro. Lo scultore si era diplomato all’Accademia di Brera nel 1967. Era molto conosciuto per alcune importanti opere realizzate in zona, tra cui il restauro del Monumento al Guerriero della Battaglia di Legnano di Enrico Butti, effettuato nel 1989, e le porte della chiesa parrocchiale di San Vittore Olona nel 1997. Aveva al suo attivo 22 esposizioni personali e 152 collettive. Una delle ultime opere realizzate è stato il monumento “L’Atleta”inaugurato nel maggio del 2023 per adornare l’accesso sul Sempione del Comune di San Vittore Olona. Il maestro, nell’arco di oltre un trentennio, replicò 150 opere scultoree (statue, doccioni, capitelli, fiocchi rovinati dagli agenti atmosferici) situate sul Duomo di Milano che in 600 anni di vita avevano registrato alcuni acciacchi anche a causa dello stesso smog. Un minuzioso lavoro che venne raccontato anche nel catalogo “Scolpire il cielo”, appunto dedicato a Gagliardi lo scultore della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Tutti in Legnano e zona conoscevano Nicola Gagliardi come uno dei maggiori protagonisti di interventi di restauro e duplicazioni, con l’originale marmo rosa di Candoglia, di più di 150 opere scultoree del Duomo di Milano. “Scolpire il cielo” era il titolo di un libro a lui dedicato. Meglio non si è potuto rappresentare il grande lavoro da lui fatto per mantenere vivo il meraviglioso “archivio di pietra” che il Duomo di Milano rappresenta. Un vero e proprio legame tra terra e cielo dove l’architettura, la materia, il manufatto, l’arte, diventano pensiero, intimità, riflessione e preghiera che si elevano tra nebbie, smog e cieli azzurri che ne esaltano le forme. Ma c’era anche un Nicola che sapeva creare espressioni personali, intime, come donne sedute in una attesa leggera, quasi evanescente. Sembravano appoggiarsi al nulla. L’indefinito le rendeva universali. Senza una espressione che nello stesso tempo era tutte le espressioni. Il suo pensiero nell’ambito della Associazione Artistica Legnanese era sempre lucido e contemporaneo e sapeva coniugare le numerose sfaccettature che l’arte attuale esprime, anche in forme diverse. La sua
grande esperienza e il suo infinito lavoro lo portavano ad una saggezza capace di chiosare qualsiasi prolungato dissertare.
Mi mancherà la sua collaborazione e per tutta l’Associazione sarà un vuoto difficile da colmare.
Ai famigliari le mie più sentite condoglianze anche a nome del Direttivo e di tutti i soci
Filippo Bonzi
Presidente della Associazione Artistica Legnanese
Da tanto tempo conoscevo Nicola Gagliardi e ne ammiravo le opere ma è soprattutto negli ultimi due anni che il nostro rapporto si è trasformato in amicizia e in una mia più consapevole ammirazione per la sua produzione artistica; ho potuto sperimentare “il fuoco” che ha animato il suo modo di lavorare e il senso delle prese di posizione anche nei confronti di dettagli apparentemente poco importanti. Nicola aveva idee ben precise sulla realizzazione delle proprie opere e questa peculiarità è emersa chiaramente in occasione della realizzazione del monumento “L’Atleta” . È stato un impegno notevole sotto tanti punti di vista, come sempre lo diventa un progetto ambizioso che racchiude in sé molto più di ciò che appare: c’è il desiderio di un artista che si impegna a lasciare qualcosa della propria opera al luogo dove ha sempre vissuto, ci sono lo studio e la ricerca di un soggetto che racconti un pezzo di storia della nostra gente, ci sono l’attenzione allo sport e alla cultura. Nicola è stato un sanvittorese che ha avuto a cuore San Vittore Olona e con questa ultima opera, ritengo il suo testamento artistico, ci comunica chiaramente l’attaccamento verso la nostra comunità e la passione verso la sua professione. La sua bravura e le sue capacità le avevamo già ammirate nelle bellissime porte in bronzo della chiesa parrocchiale e nel busto di don Giuseppe Magni nel triangolo verde tra Corso Sempione e via
Leopardi. Nicola Gagliardi è stato un artista, uno scultore, un uomo di cultura e un sanvittorese che attraverso un’attività appassionatamente scolpita entra a far parte, a pieno titolo, nella nostra secolare storia e sono sicura che il vuoto che lascia prenderà la forma marmorea di una delle sue statue più belle.
Daniela Rossi
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