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Lutto nell’Oltrestazione a Legnano per la scomparsa dello storico edicolante Ginetto

Di Ginetto restano i ricordi di un uomo cordiale, un professionista attento, amante dell'inchiostro e della carta stampata. I funerali non sono ancora stati fissati

Ginetto

Un pezzo della storia di Legnano se ne va. Proprio oggi, venerdì 14 giugno l’edicolante Luigi Lodini, meglio conosciuto nell’Oltrestazione come Ginetto è deceduto all’età di 90 anni. Di lui restano i ricordi di un uomo cordiale, un professionista attento, amante dell’inchiostro e della carta stampata convinto dell’importanza, oltre che della bellezza, del prendersi del tempo per leggere. Infatti, in una delle ultime interviste disse: «Resto convinto che prendersi il tempo per approfondire e riflettere sia necessario ed è un arricchimento per ognuno di noi: è utile per vivere».

Con la sua professione ha visto alternarsi numerose generazioni. Cresciuto in mezzo ai giornali, in questi anni Lodini aveva spesso raccontato com’era cambiato il suo mestiere, soprattutto con l’avvento delle nuove tecnologie. Il cammino del “Ginetto” è iniziato, insieme ai suoi genitori, nel lontano 1939 con un chiosco di giornali ed una bancarella di dolciumi situati in Piazza Vittorio Emanuele II (attuale Piazza del Popolo). L’edicola, gestita soprattutto da papà Aldo, rimase su quella piazza sino al 1963, quando, per problemi di viabilità, venne installato il semaforo. Nel frattempo venne aperta un’altra rivendita in un chiosco situato all’angolo fra via Torino e via Ciro Menotti (anni1956/57) trasferito poi, in via definitiva, nella casa in costruzione in via Ciro Menotti dove si trova tutt’ora. L’edicola adesso sarà gestita dal figlio Guido. 

I funerali si terranno lunedì 17 alle 10 nella chiesa dei Santi Martiri di Legnano

Messaggi di cordoglio

Il sindaco Lorenzo Radice esprime il suo cordoglio e quello dell’amministrazione comunale per la morte di “Ginetto” Lodini. «Per chi, come me, è nato nell’Oltrestazione – dichiara Radice – “il Ginetto” è stato una persona iconica del quartiere, un commerciante capace, con la sua umanità, di fare del suo negozio un vero punto di riferimento sul territorio, e non soltanto per gli acquisti di quotidiani e riviste. Con lui se ne va davvero un pezzo di storia della nostra città; una storia che, nel suo caso, è fatta della più autentica quotidianità, quella che sa di rituale, come è, appunto, l’acquisto del giornale. Alla sua famiglia le più sentite condoglianze».

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Pubblicato il 14 Giugno 2024
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