“Da mons. Delpini parole importanti per la nostra quotidianità, motivo di riflessione per le autorità”
Da un lettore l'invito agli amministratori comunali per una riflessione dopo la visita in città dell'arcivescovo di Milano
Gentile Direttore, scrivo per lamentarmi. Non l’avrebbe mai detto, vero? Ma dove siamo finiti? E soprattutto, dove stiamo andando? Ma quanto dovranno tollerare ancora i cittadini legnanesi?
Ieri sera ho attraversato le gallerie Cantoni, la vecchia via Cantoni. Gli ingressi, sia lato Sempione che lato piazza Morelli, sono una schifezza immonda! Non solo da ora… ma questa sera proprio mi sono arrabbiato, e al tempo stesso rimasto deluso. Pieni di perditempo, stravaccati con la birra in mano, oltre le transenne, che non servono a nulla… ma chi le ha messe pensava potessero servire a qualcosa? Una puzza di canna da far venire il voltastomaco.
Prima di questa esperienza sono stato a Palazzo Malinverni, nella Sala degli Stemmi, in occasione della visita dell’Arcivescovo Mario Delpini. Durante il Suo discorso agli amministratori della Città, Giunta maggioranza e opposizione, si è espresso dicendo che tra i primi doveri di un’amministrazione comunale c’è il soddisfare le esigenze, i bisogni, le aspettative della cittadinanza.
Ecco, la cittadinanza legnanese da tempo chiede di liberare il territorio da queste situazioni che disturbano la quotidianità. Chiedono di uscire di casa con più tranquillità, di poter stare nei loro negozi senza paura. La cronaca di questi giorni parla chiaro: fermato uomo con macete, uomo minaccia commerciante donna, tentato furto in un condominio… e questo è quello che sappiamo, poi c’è tutto il resto.
Spero che quanto detto dall’Arcivescovo sia motivo di riflessione per chi ha il dovere di gestire la Città e che si dia da fare per utilizzare al meglio la Polizia Locale, come da Regolamento Comunale di Polizia Urbana, nell’affrontare anche episodi di mancanza di rispetto al decoro pubblico che a Legnano sono ovunque a qualsiasi ora del giorno.
Nicola Cavallari
Fratelli d’Italia Legnano
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