Una cerimonia per una ricorrenza nazionale dimenticata (quasi) da tutti. Così è apparsa a un nostro affezionato lettore quella avvenuta nei giorni scorsi, a Legnano, per ricordare il 15° anniversario della istituzione della “Giornata della memoria per i caduti militari e civili nelle missioni di pace” istituita dal Parlamento italiano e fatta coincidere con la strage di Nassiriya, di cui quest’anno ricorreva il 20° anniversario, nel quale morirono 28 persone di cui 19 italiani (12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili).

«Alla celebrazione di domenica 12 novembre, organizzata dall’Associarma Legnano al cippo di via dei Salici – ricorda  il lettore – erano presenti 17 persone: i comandanti della Compagnia e della Stazione carabinieri, il presidente Associarma con alfiere e bandiera, l’associazione Marinai con bandiera, l’Associazione Nazionale Carabinieri con tre rappresentanti e presidente, l’Associazione Nazionale Paracadutisti con presidente, labaro e alfiere, l’Associazione Nazionale Nastro Verde, sezione Lombardia con presidente e tre rappresentanti, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato con due rappresentanti. Completa l’assenza della cittadinanza e di altre Istituzioni o Associazioni».

«Suonano quasi beffarde le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della commemorazione in questione a livello nazionale: “Riconoscenza da parte di tutti gli italiani… L’Italia onora chi è morto per la pace” – conclude il lettore – . Faccio mie le parole di un Ufficiale medico, Medaglia d’argento al Valore dell’Esercito: “Se venissero dimenticati, morirebbero una seconda volta!“.

A conferma della testimonianza del nostro lettore, anche la nostra. Nessun rappresentante della stampa è stato invitato alla manifestazione, resa nota soltanto a posteriori, attraverso un comunicato stampa trasmesso dall’Associarma.