“Un impegno comune, investire nelle strutture sportive e del Palio di Legnano”
Antonio Primerano conoscitore sia dell'ambiente natatorio, sia di quello contradaiolo alimenta la discussione sulla convivenza calcio-palio e affronta il problema degli impianti sportivi in città
Antonio Primerano, uomo di sport e di Palio interviene nel confronto che si è aperto sulla convivenza di calcio-palio con una considerazione che apre altre riflessioni sulle strutture sportive in città. Un testo che proponiamo integralmente, ricordando la profonda conoscenza di Primerano sia dell’ambiente natatorio legnanese, sia di quello contradaiolo essendo stato capitano vittorioso della contrada La Flora
Legnano, città di storia e tradizione, ha prosperato grazie all’impegno instancabile delle sue numerose realtà. Ma sorge una domanda fondamentale: perché, nonostante il ricco patrimonio cittadino, non abbiamo mai visto lo sviluppo di strutture sportive adeguate per sostenere il professionismo e l’eccellenza che le nostre realtà sportive hanno raggiunto nel corso degli anni?
Uno dei migliori esempi di questa contraddizione è il Legnano Calcio, un club che può vantare una storia gloriosa, una storia che dovrebbe essere celebrata con strutture all’altezza. Invece, la squadra si trova a giocare in uno stadio che non ha mai conosciuto una modernizzazione adeguata, una struttura che fa il paio con la storia del club, ma che non può più supportare alcuna ambizione.
E il Legnano Basket, costretto a giocare in un palazzetto a Castellanza, una situazione inadeguata per una città con la tradizione e la passione sportiva di Legnano. La piscina, ad oggi, sta ritoccando una delle sue pagine più buie, è ormai una voce del passato, per ora.
E il Palio di Legnano, così significativo per la città, deve chiedere asilo al Legnano Calcio, che divide lo stadio Mari con la manifestazione e adesso anche le corse d’addestramento.
È innegabile che sia necessario intraprendere azioni coraggiose per migliorare queste situazioni.
Non si chiedono miracoli, né si pretende che ciò che è stato trascurato per anni possa essere risolto in un giorno. Tuttavia, ci aspettiamo la volontà e l’azione da parte delle autorità interessate, nel cercare la strada giusta per realizzare infrastrutture adeguate per tutte le realtà che fanno grande la nostra città. È tempo di osare e intraprendere un percorso che dia a queste realtà una casa adeguata, creando un contesto virtuoso in una città che è animata da cittadini volenterosi.
Parlando del Palio, su cui fisso un focus: una tradizione così significativa dove non si può riconoscere il ruolo cruciale delle contrade nel tessuto di Legnano.
Sono il cuore pulsante della nostra grande manifestazione storica. Dobbiamo investire in infrastrutture che uniscano le forze delle contrade con le istituzioni e creino un futuro non solo per la corsa ma anche per l’intrattenimento durante l’anno.
Ci vuole progettualità e virtuosismo.
Si sta lavorando solo su continue emergenze senza priorità, perché i fatti parlano di questo.
È tempo di smettere di concentrarci sui problemi e iniziare a cercare soluzioni concretamente.
Non possiamo più permetterci di accontentarci; dobbiamo aspirare a grandi cose, altrimenti rischiamo una deriva senza precedenti.
Strutturiamoci e passiamo all’azione centimetro dopo centimetro per citare un film altrimenti soccomberemo sotto i nostri stessi sforzi.
A Legnano non basta fare, ma bisogna perseguire l’eccellenza, la strada migliore; mi ripeto, basta parlare di problemi, intraprendiamo la strada della volontà e del futuro concreto.
Antonio Primerano
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