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“Pino Sport”, amarcord anni Ottanta complice un cesto di funghi, vuoto

Pino Tartagni è stato un personaggio straordinario negli anni Ottanta-Novanta. Sportivo di assoluto spessore, è stato un riconosciuto promotore del volo con il deltaplano e dei lanci dalle vette più alte dell'arco alpino

pino tartagni

A Druogno, mentre passeggiavo con il cane ho imboccato un sentiero che portava verso la montagna. C’erano due persone sedute con cestini per i funghi. Mi sono avvicinato e ho iniziato a parlare con loro. Erano un uomo e una donna. Ho chiesto se fossero cercatori di funghi, visto che i cestini erano vuoti. Guardando l’uomo notavo qualcosa di già visto. Proseguendo nei discorsi siamo arrivati al punto che ci si chiede “di dove sei?”. Risposta, Legnano. Quando ho sentito il nome della mia città, ho guardato bene la persona che avevo di fronte e ho esclamato: “Caspita, ma tu sei Pino, avevi un negozio “Pino Sport”, in corso Garibaldi, di articoli sportivi ed eri molto conosciuto nel settore”. Da lì abbiamo iniziato a raccontarci un pezzo di storia di Legnano. Mi ha fatto molto piacere averlo incontrato dopo tanti anni il Pino Tartagni, alpinista e autore di molte spedizioni in montagna, compreso il volo con il deltaplano dal Monte Bianco, Monte Rosa e Cervino con atterraggi a Gressoney.
Alessandro Mezzenzana


Pino Tartagni è stato un personaggio straordinario negli anni Ottanta-Novanta. Il suo legame è stato particolarmente stretto con la scuola di sci del Centro comunitario Santi Martiri, collaborando alla organizzazione di storiche gite a Torgnon con i compianti Nanni Maggioni e Pierangelo Borsani.
Il negozio di articoli sportivi, come ricorda il nostro lettore, era tra i più attrezzati per qualsiasi genere di sport.
Sportivo di assoluto spessore, è stato un riconosciuto promotore del volo con il deltaplano. Sull’argomento aveva scritto un libro “Volo libero sulle Alpi”, con la prefazione dell’alpinista Cassin. Sempre il lettore Mezzenzana cita alcune imprese di Tartagni, con i lanci dalle vette più imponenti dell’arco alpino.
A quello dal Monte Bianco avevamo presenziato direttamente. Fantastico, con rischio di arresto per Pino da parte delle guardie francesi, quando se lo sono trovato in cima alla montagna, appena sceso dall’elicottero che gli offriva assistenza. L’atterraggio a Courmayeur un’avventura. Il prato prescelto si era riempito di così tanti curiosi da costringere Tartagni a finire quasi contro un albero per evitare un investimento.
Ringraziamo Mezzenzana per questo amarcord così suggestivo per anni indimenticabili e per una figura, quella dell’amico Pino, alla quale in tanti restano ancora affezionati.

Redazione
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Pubblicato il 26 Settembre 2023
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