Rino Franchi e il Palio di Legnano: “La passione non può sostituire il buon senso”
Già gran priore e vice gran maestro, Franchi coinvolge il sindaco e supremo magistrato nel dibattito sull'attuale edizione: "La città ha bisogno di ritornare a vivere attraverso fatti e non tramite una rievocazione storica che di storico avrà nulla o poco"
Prosegue il confronto sul Palio 2021. Oggi, martedì 10 agosto, è la volta di Rino Franchi, gran priore non reggente della contrada Sant’Ambrogio e con un passato di vice gran maestro nella prima elezione di Alberto Oldrini alla carica di responsabile del “Collegio”. Franchi non è mai banale nelle sue considerazioni.
Lo ringraziamo anche per condividere la nostra opinione circa l’opportunità di un dibattito costruttivo su una edizione così complicata e giudicata tanto diversamente dagli stessi uomini di Palio.
Nella lettera aggiunge un elemento di discussione a quelli già noti: il ruolo del sindaco e supremo magistrato nella decisione sul fare o meno il Palio. “Il Supremo Magistrato non è solo un componente del “triunvirato” che guida il Palio di Legnano, ma è il Sindaco di una città che ha bisogno di ritornare a vivere attraverso fatti e non tramite una rievocazione storica che di storico non avrà nulla o poco!”, il giudizio di Franchi.
Egregio Direttore, ieri sera un amico mi ha chiesto se l’autore della lettera, inviatale riguardante un parere personale sulla realizzazione del Palio 2021, fosse opera mia.
Ho risposto che avevo da tempo “spezzato la penna” in quanto l’argomento Palio rimane solo un piacevole ricordo!
Devo confessarle che da tempo non sono più interessato alla questione! Primo per l’età avanzata, puoi avere ancora il cervello integro ma a ottanta anni queste nuove generazioni ti considerano un rincretinito, mi passi la presunzione, se tutti i cretini mi assomigliassero forse questo Paese sarebbe messo meglio. Secondo, proprio per le ragioni sacrosante elencate nella lettera del GP non reggente che ha solo il difetto di non avere autorizzato la stampa del proprio nome.
Sono ovviamente d’accordissimo sulle premesse che lei ha fatto a monte della lettera in questione!
Questa mattina leggo le “rimostranze” del Gran Maestro che con cipiglio da “capo supremo” dice basta ai pareri contrari ai suoi voleri e a quelli dei personaggi reggenti le Contrade… che (magari) oggi sperano in un Prefetto o chi per esso, impedisca lo svolgimento di una grande manifestazione che si ridurrebbe ad una corsa di cavalli.
Quello che è strano che il Gran Maestro si porga come estremo difensore al Supremo Magistrato con una dichiarazione offensiva verso chi ha la propria opinione e ha il coraggio di esternarla. Credo che la definizione “basta avere un approccio miope e demolitivo” sia perfettamente in linea con quanto è stato fatto in questi due anni tragici da chi ha gestito una grande rievocazione storica!
Stucchevole la retorica della ripresa. Ma come si fa ad immaginare che la ripresa di un paese possa essere influenzata (anche) da ”giochi equestri” che sotto l’aspetto, della finanza, del lavoro per tutti, della libertà non hanno nulla a che fare. Anzi, sono soldi spesi per pochi intimi, visto che non si potrà certamente dire che la Città sarà totalmente coinvolta.
Assolutamente inconfutabile che il Gran Maestro abbia avuto molta sfortuna durante il suo mandato, ma non si può recuperare una situazione all’ultimo momento con una decisione sbagliata.
A proposito di decisione sbagliata, beh, la responsabilità è di totale competenza del Supremo Magistrato! Che non è solo un componente del “triunvirato” che guida il Palio di Legnano, ma è il Sindaco di una città che ha bisogno di ritornare a vivere attraverso fatti e non tramite una rievocazione storica che di storico avrà nulla o poco!
Si dirà ma le Contrade hanno voluto così! Nelle Contrade si dicono tante cose e spesso sbagliate, la “passione” non può sostituire il buon senso! Essere a capo di una Città ha ben altre valenze. E’ un film già visto, il partito che ha vinto poche elezioni ma è quasi sempre al governo, da ex partito del popolo è passato ad essere il partito della ricerca di voti e di poltrone. In questa situazione anche i neofiti, magari con i calzoni corti, imparano subito.
Potrei sbagliare, anche l’opposizione non ha battuto ciglio. Sempre pronti in passato a criticare! Già ma oggi è diverso, chi criticava ora è al comando.
Comunque, Caro Direttore, la mia voleva solo essere difesa di una realtà vera, scritta sicuramente da un personaggio che ha voluto e vuole bene al Palio, che probabilmente non ha mai cercato vetrine, ed è tutt’altro che “miope e demolitivo”.
Con grande cordialità.
Rino Franchi
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