Sostegno alla disabilità: “Servono maggiori controlli da parte delle autorità competenti”
La lettera-denuncia di un genitore impegnato ad assistere la propria figlia e di fronte, secondo il suo parere, a dichiarazioni scorrette, chiede un deciso intervento delle autorità competenti
Buonasera. Come tutti gli anni passati, ci ritroviamo in questi giorni a dover nuovamente denunciare pubblicamente le lacune della misura B2 (sostegno alle persone in difficoltà) appena pubblicata.
Ma, se negli anni precedenti , proprio su questa testata giornalistica , denunciavamo lacune nel sistema burocratico, sistema che grazie a Noi è stato modificato, grazie ad uno scambio costruttivo con il personale del Piano di Zona, quest’anno riteniamo sia doveroso da parte delle autorità competenti ( Guardia di Finanza , Polizia di Stato e Carabinieri) di dover procedere alla verifica delle domande presentate in quanto alcune di esse, ammesse e finanziate, sembrano risultare, anche agli occhi del personale preposto all’accoglimento di tali domande, quanto meno “ anomale” sia per quanto riguarda Isee pari a zero sia per quanto riguarda la costituzione mononucleare del nucleo famigliare, due dati che , per chi ne fosse a digiuno, danno punteggio superiore alle altre domande presentate e quindi rientrano di diritto al finanziamento della misura.
Purtroppo, come emerso in questi anni di dialogo costruttivo, il personale pubblico non può fungere da autorità garante in quanto essi sono limitati, per funzione, a semplici “raccoglitori di dati”: non è loro compito verificare l’autenticità dei documenti presentati anche se dovrebbero almeno segnalarne l’“anomalia” in sede di accettazione.
Purtroppo, come spesso accade, non solo in Italia ma in tutto il pianeta, il mondo è fatto di furbi. Ben venga quindi un’indagine dalle autorità competenti sul problema, per risolvere una volta per tutte la situazione.
Lettera firmata
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