Caro direttore, sono appena rientrato da un tour lungo le strade del quartiere legnanese dell’Oltrestazione e sono arrabbiato nero. Da qualche mese sono costretto a viaggiare in carrozzina sperimentando così le numerose barriere architettoniche diffuse in gran quantità. Questa volta ci si è messo anche lo sciopero degli addetti alla nettezza urbana a peggiorare la situazione per i sacchi dell’immondizia abbandonati alla rinfusa sui marciapiedi che ostacolano il cammino di disabili e anziani.

Lungi da me contestare il legittimo diritto di sciopero, la responsabilità è piuttosto di coloro – e sono tanti – che non hanno raccolto l’invito a non esporre i sacchi, fermo restando carenze nella comunicazione pubblica. Il risultato è stato costringere chi è nelle mie condizioni a veri e propri slalom.

Ho letto recentemente che la Giunta Radice ha stanziato una cifra considerevole per eliminare le barriere architettoniche. Una decisione opportuna che spero contribuisca a migliorare la qualità della vita di molti legnanesi. Il lavoro non manca: strade e marciapiedi sconnessi, lampioni e cartelli stradali piazzati dove non dovrebbero stare, passi carrai pericolosamente inclinati… e via “camminando”.
Lettera firmata