“Non sono un disturbatore, ma un appassionato contradaiolo vicino al mio capitano!”
Così si esprime Fabio, autore dell'incitamento al suo capitano di contrada durante la consegna dei brevetti 2020 sabato scorso. Le nostre scuse per non esserci espressi in maniera corretta
Buongiorno Direttore,
leggo nell’articolo titolato “Un Palio senza contradaioli e canti che Palio è? …” quanto segue:
“Il Palio è festeggiare con canti e cori la propria reggenza che si presenta al cospetto dei magistrati, sabato invece non si è levata alcuna voce. Anzi, quella isolata che chiamava l’amico capitano è apparsa piuttosto provenire da un disturbatore e non da un appassionato contradaiolo”.
Suppongo di poter essere il soggetto definito come un “disturbatore”. Ho 47 anni, sono appassionato di Palio fin da bambino, dal 1984 sfilo per Sant’Erasmo e frequento attivamente la Contrada. Col sole o con la pioggia, non ho mai saltato un’emissione del bando o un’iscrizione delle Contrade al Palio. Ho sempre seguito, con rispetto ed educazione, tutte le regole scritte e non scritte del Palio, al quale dedico passione, tempo ed energie.
Sabato 29/05 ho partecipato con la mia famiglia alla manifestazione organizzata per la ricorrenza. Ho ritenuto doveroso partecipare per rispetto della nostra manifestazione, peraltro nell’anniversario della Battaglia. Soprattutto, ero presente per dare supporto alla mia Reggenza e al mio Capitano e amico Matteo Garegnani, in un momento molto duro per la nostra Contrada. Spero siate in pochi ad aver vissuto come un disturbo il mio sincero e appassionato incitamento. In ogni caso, lo rifarei.
Cordiali saluti.
Fabio Rotundo
(m.tajè) – Ci scusiamo con Fabio, perchè non abbiamo saputo esprimerci come avremmo voluto. E fa bene il contradaiolo di Sant’Erasmo a dire che rifarebbe quell’incitamento al suo capitano. In realtà, il nostro pensiero era proprio indirizzato ad una approvazione. E’ stato tanto isolato quell’urlo da apparire quello di un disturbare, ma in verità non disturbava affatto, anzi! Le nostre scuse rinnovate a Fabio e ai lettori per esserci espressi in maniera scorretta. In ogni caso, non volevamo offendere nè Fabio, nè il capitano Matteo e neppure la contrada Sant’Erasmo.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.