Giuseppe Marazzini: “Ma quale ponte, a Basaglia dedichiamo il parco ex Ila”
"I ponti lasciamoli agli ingegneri ed architetti". Così Giuseppe Marazzini entra nel dibattito sul luogo da dedicare a Franco Basaglia, promotore della riforma psichiatrica
Nessun ponte, ma il parco ex Ila. Questo il luogo da dedicare a Franco Basaglia, promotore della riforma psichiatrica. Stra facendo discutere la proposta lanciata dal dr. Claudio Pio Clemente attraverso il nostro giornale e subito raccolta dal sindaco Lorenzo Radice. Tuttavia, mentre il dr. Clemente proponeva una via oppure un giardino, il primo cittadino ha preferito un ponte, perchè ” il ponte unisce, collega, crea legami fra situazioni prima separate. Basaglia ha fatto esattamente questo”. Giuseppe Marazzini oggi entra nel dibattito con la lettera che pubblichiamo e rilancia: “Ma quale ponte, dedichiamo a Franco Basaglia il parco ex Ila che già contempla diverse attività dedicate a persone in difficoltà e coscienziosamente curate ed assistite. I ponti lasciamoli agli ingegneri ed architetti“.
«Non sono appassionato alle dediche di personaggi illustri, anche se meritevoli, perchè c’è il rischio di cadere nella peggior retorica, quindi sminuendo la figura e l’attività di chi si vuole “premiare”.
Mi sono chiesto cosa c’entra un ponte con la figura altissima di Franco Basaglia, l’uomo, lo psichiatra che con il suo studio, la sua scienza e la sua pratica quotidiana ha aperto i cancelli dei manicomi, luoghi di apartheid sociale, dando dignità a migliaia di persone dimenticate da tutti.
Basaglia ha fatto conoscere al mondo in quale stato “noi sapienti” tenevamo i nostri simili e gli strumenti repressivi usati per tenerli sotto controllo, dagli psicofarmici ai legacci dei letti di costrizione, dalla sporcizia, dalle camicie di forza agli elettroschock.
Io condivido la proposta del dott. Claudio Pio Clemente di dedicare un luogo a Franco Basaglia che sia “sinonimo di rifioritura della salute mentale”, quindi un luogo sereno ed armonioso. Dedichiamo a Franco Basaglia il parco ex Ila che già contempla diverse attività dedicate a persone in difficoltà e coscienziosamente curate ed assistite.
I ponti lasciamoli agli ingegneri ed architetti.
G. Marazzini
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