“Ma quale zona rossa. La gente non pensa a chi non lavora da ottobre!”
L'amarezza di una lettrice di fronte a immagini di folla in città, considerate irrispettose verso chi non lavora da mesi
Buongiorno, sono una cittadina legnanese, lavoro nella ristorazione e i miei titolari hanno due locali serali molto conosciuti e molto apprezzati in città.
Siamo chiusi dal 25 ottobre, fatta esclusione per il mese di febbraio dove grazie alla zona gialla abbiamo fatto qualche servizio a pranzo, ma che di sicuro non basta a far fronte alle incalcolabili perdite avute finora.
Dal 25 ottobre non abbiamo mai più potuto aprire la sera, mai più potuto lavorare normalmente con i nostri clienti abituali.
Poi esci di casa e vedi questo… in zona rossa.
Ma quale zona rossa? Le persone se ne fregano di chi ha perso tutto ciò che aveva, di chi non ha più nessuna certezza e non sa quando e se tornerà a lavorare.
La zona rossa vale solo per i soliti “str…“ costretti a tenere chiusi i propri locali, mentre per tutti gli altri vige l’anarchia, bè io sono stufa di non lavorare per colpa di questa gente!
Francesca
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