Da cittadino che segue, oltre ai media locali, tutti i Consigli Comunali fin dall’inizio , non ho intenzione entrare nei meriti dell’attività e delle interrogazioni spesso speciose se non strumentali.
Sugli schermi del Consiglio comunale su YouTube si vede ed ascolta una opposizione , meglio, alcuni suoi componenti che per amor di discrezione non cito nominalmente, tenere atteggiamenti a mio avviso non consoni a rappresentare una parte della nostra città che pur non ha votato per l’attuale Giunta.

Il processo democratico delle elezioni ne ha legittimamente sancito la presenza ma temo che quanto si vede sistematicamente non rappresenti lo spirito di una opposizione costruttiva auspicata da tutti.
Legittimamente ed encomiabilmente il Presidente del Consiglio Comunale lascia ampia libertà di intervento, una libertà che ahimè ritengo venga abusata strumentalmente per sterili polemiche personali, esplicitamente dichiarate e basate su arbitrarie interpretazioni di puri fatti enunciati.
Atteggiamento che definirei “ un parlâ da tacà lit “.

Il confronto fra giovani leve della politica legnanese offre da un lato una onesta e pacata interpretazione di un ruolo difficile in una città difficile da un lato dall’altro una sterile e falsamente modesta vocazione alla cura del dettaglio, a scopo più autoreferenziale che concreta.
In controcanto, da parte di oppositori “ sentori “, ad una calcolata morigeratezza nelle espressioni della maggioranza si rileva un ripetitivo brontolare che sgorga visceralmente da atavici e subconsci sensi di colpa ovvero da presunti ma inesistenti attacchi da parte della maggioranza ad uno storicamente controverso periodo dell’Amministrazione del Comune di Legnano.

Ad onor del vero anche nell’opposizione di destra sono ben apprezzabili i comportamenti di altri consiglieri, pacati, sereni, motivati e legittimante da sostenibili.
Una sapiente distribuzione di ruoli a favore delle diverse anime dell’elettorato ?
Quando “ la battaglia si fa dura ed i duri dovrebbero scendere in campo “ (Accam) la parte di opposizione, in altre occasioni determinata e arrembante, “interpretando male” lo spirito della mozione di indirizzo che altri componenti dell’opposizione hanno costruttivamente emendato e chiaramente motivato valutandone la portata istituzionale, questa opposizione all’unisono si trincera dietro ad una insignificante astensione.
Non farcisco quanto scrivo con esempi che lascio valutare a chi legge e segue la politica Legnanese.
Mi sono permesso di chiedere la pubblicazione di quanto esprimo perché ritengo doveroso, nei confronti di chi vive la politica anche cittadina a mo’ di tifoseria”, si renda conto della difficile quotidianità di chi ci amministra sia come maggioranza che come opposizione.

Ivaldo Pahle