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Rifondazione Comunista Legnano: “Il vero paziente zero è la Sanità lombarda”

Sabato 20 febbraio, dalle ore 10 alle 12, sulle pagine del Coordinamento Lombardo per il diritto alla salute, della Campagna dico 32! e di Medicina Democratica saranno in rete una serie di iniziative per una mobilitazione regionale e territoriale

legnano generica
Rifondazione Comunista di Legnano aderisce all’appello per una mobilitazione regionale e territoriale il 20 febbraio 2021, ad un anno dal “paziente uno”, per una sanità pubblica, preventiva, sociale, universale, partecipata, fondata sulla fiscalità generale.
Il dramma della pandemia ha svelato il tradimento della sanità pubblica lombarda da Formigoni a Fontana. Pare che ognuno abbia fatto a gara per deviare dai principi della riforma sanitaria del 1978: i risultati, tragici, sono sotto gli occhi di tutti.
Il servizio sanitario regionale è diventato  un “sistema  ospedalocentrico”; la medicina territoriale è stata indebolita mandando allo sbaraglio i medici di base di fronte alla pandemia; la gestione delle strutture pubbliche, ATS e ASST, le ha di fatto trasformate in vere e proprie monarchie.
L’estesa privatizzazione (accreditamento) e il definanziamento delle strutture pubbliche hanno causato l’esplosione delle liste d’attesa: ciò ha ridotto le possibilità di accesso e cura per le malattie croniche, causando ulteriori decessi che si sarebbero potuti evitare con un’adeguata risposta alla pandemia.
Continui episodi di corruzione, conflitto di interesse, sfruttamento del sistema di pagamento a prestazione hanno favorito episodi criminali come quelli della ex Clinica Santa Rita di Milano.
Una miscela esplosiva che ha prodotto una vera e propria “salute di classe”: una spaccatura fra chi ha i soldi per curarsi e chi non ne ha e non si cura, vive male e muore prima.
E’ questo “sistema”, con la sua presunta eccellenza, e non solo l’impreparazione, ad aver causato un incremento fuori controllo di contagi e di decessi. Un “sistema” sanitario regionale dai piedi d’argilla: l’impatto della pandemia ha squassato le strutture pubbliche, mentre i privati stavano a guardare.
A un anno dal paziente uno, possiamo dire che il vero ammalato è la sanità lombarda colpita da un mix micidiale di neoliberismo, imprevidenza e incompetenza. Non basta uaggiustamento della normativa regionale né la sostituzione di un assessore. Si rischiano modifiche solo di facciata e ulteriori devastazioni. E’ necessario arrivare allepilogo dquesto modelloE‘ urgentsuperare le scelte chhanno portatalla distruzione della sanità pubblica lombarda.
Prevenzione primaria, sicurezza nei luoghi di lavoro, salubrità deglambientdi vita partire da quelli scolasticituteldell‘ambiente: questi cardini scurifondare il servizio sanitario pubblico.
La salute è un bene comune tutelato dalla Costituzione.
La salute non è una merce, la sanità non è un’azienda.
Tutte le iniziative saranno messe in rete con una diretta facebook sabato 20 febbraio, dalle ore 10 alle 12, sulle pagine del Coordinamento Lombardo per il diritto alla salute, della Campagna dico 32! e di Medicina Democratica.
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo “D. Lazzari” di Legnano

Redazione
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Pubblicato il 17 Febbraio 2021
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