Covid e le restrizioni: “Inutile lamentarsi, pensate come saremmo messi, se non ci fossero state”
La replica di una lettrice a quanti si lamentano per le restrizioni imposte dalla diffusione del virus
Buongiorno, vorrei replicare a chi si lamenta per le restrizioni in questo periodo di covid, (che non piacciono a nessuno) di riflettere in che condizioni saremmo, se non ci fossero state! Bisognerebbe fare una visita all’ospedale per comprendere. Appena ci sono assembramenti o festicciole, scoppia un focolaio!
D’ altra parte gli altri paesi sono in una situazione drammatica anche loro. C’è anche molta insensibilità per coloro anche sono stati colpiti o hanno avuto lutti a causa di questo virus. Il vaccino non sarà la panacea, (gli scienziati hanno già fatto miracoli in così poco tempo) ma un’altra soluzione ad oggi non c’è.
Siamo tutti stanchi ma dobbiamo ancora stringere i denti.
Cordialmente
Lucetta
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Signora Lucetta non sono molto d’accordo con lei…se ci sono i morti e i ricoveri non è colpa di nessuno. Pensi ai bambini e i giovani che sono depressi e io sono uno fra questi per la mancanza di libertà e socialità che mettono a rischio anche loro stesse la salute stessa, perché la depressione è una malattia trascurata da troppo tempo. Qui si parla di vita non vissuta, di semplice sopravvivenza…come dice il proverbio, ognuno ha la sua croce.