Un caso al limite, d’accordo. Ma che pone alcune riflessioni sulla gestone sanitaria di questa pandemia. Quello descritto dal nostro lettore racchiude diverse criticità, dalla sanità territoriale a quella regionale per finire a quella nazionale. Importante, per lui e la sua famiglia, è la fine “positiva” di una storia in cui chissà quanti altri si potranno più o meno riconoscere.

---

Vivo a Nerviano, provincia di Milano. E’ il giorno 25 ottobre 2020, mi sento la febbre, e tosse, così in data 28 ottobre 2020, decido di fare il tampone, privatamente, risultato,  positivo. Prima ancora di avere l’esito, in data 2 novembre, mi arriva un sms da ATS Milano che mi informa che un tampone, risultato positivo, è registrato con il mio numero di cellulare. Per ragguagli digitare: https://milanocor.ats-milano.it/

Entro nel portale, eseguo la registrazione ma mi da errore, faccio una segnalazione è in automatico mi arriva una mail comunicando che il servizio di registrazione   è momentaneamente sospeso ma stiamo lavorando  per ripristinarlo nel più breve tempo possibile. Procedura eseguita più volte, per più giorni, per piu’ settimane, risultato, sempre stesso messaggio di risposta.

Chiaramente avendo febbre tosse, saturimetro a 89 chiamo il medico, dopo numerosi tentativi riesco a parlare, spiego la situazione, mi prescrive tachipirina, la febbre sempre a 38/38, 5/39, richiamo il medico, prescrive antibiotico e fluimucil per tosse, i sintomi persistono, richiamo il medico che prescrive cortisone e punturine di eparina, finalmente dopo 14 giorni la febbre scende.

Passano settimane, da ATS Milano cor,  non solo non si riesce ad entrare, ma nemmeno un minimo di assistenza.
Sono passati 20 giorni la febbre inizia a scendere dopo un paio di giorni, fortunatamente non c’è più,. Da 7 giorni, continua così,  da ATS, nessuna comunicazione, decido di fare il tampone privatamente per verificare positività o meno. Risultato tampone Negativo. Informo il medico della negatività, lo stesso mi informa che ci pensa lui a inserire la chiusura della mia cartella e che sono libero.

Tamponi eseguiti da privato sia io che congiunti, per una spesa di euro 520,00 più  97,00 di di spese per medicine. In tutto questo, quello che voglio evidenziare è il fatto che è stato inserito immediatamente il mio nominativo e il mio numero di cellulare, nel portale milano-cor, informandomi  di consultarlo per avere alcune semplici informazioni per affrontare al meglio la situazione, quale soggetto positivo al Covid, ripeto, prima ancora di avere il referto in mano,  e poi, non si riesce a consultare niente, invio segnalazioni, ricevo sempre lo stesso messaggio, decido di informare l’ufficio relazioni con il pubblico  della regione, della mia situazione, il quale mi invita a contattare ATS territoriale. A questo punto decido di inviare la stessa comunicazione a ATS territoriale nella speranza che mi venga data una risposta in merito. Niente nessuna risposta.

Sono passati 25 giorni dal primo tampone, e da ATS Milano cor. Nulla è pervenuto. Primi della classe nell’inserire la positività di una persona, celeri nel comunicarlo, inesistenti, nel seguire le persone per affrontare al meglio il momento di positività (testuali parole scritte nel portale).
Questa è la storia di un cittadino positivo al covid.

In data 25 novembre 2020, mi arriva una telefonata da regione Lombardia, chiedendomi quali erano le mie condizioni,  se ero ancora positivo, a una simile domanda come potevo reagire?
Ho mantenuto la calma, ho spiegato all’operatore i passaggi sopra descritti e, alla fine mi sono sentito dire che avrebbero inserito la mia negatività nel database.
Sentito la risposta, mi sono cadute le braccia. ALLUCINANTE.

Portale Milano. Cor, un disastro. Fatelo sapere, altro che consultare il portale per avere alcune semplici informazioni per affrontare al meglio la situazione, quale soggetto positivo al Covid,. Aspetta e spera.
Ringrazio.

Lettera firmata