“Mi illudevo che la lezione della prima ondata della covid ci sarebbe servita da monito”
Le considerazioni di un lettore sugli sviluppi del contagio in questa seconda ondata
La guerra non è una battaglia combattuta tutti i giorni. C’è la prima linea, ci sono i militari, la popolazione civile, le armi.
Le guerre mondiali di cui ci hanno raccontato i nostri cari non sono così lontane…comunque sono state limitate a continenti .
Ora siamo in uno stato in cui la prima linea è dove ci sono i morti le persone ferite che soffrono, i medici e gli infermieri che combattono ora qui, ora da un’altra parte .
I civili di oggi siamo noi. Questa volta il nemico è invisibile subdolo, universale. Attacca e può attaccare tutti indistintamente, quando vuole. Ti illudi che sia in ritirata per poi attaccare e colpire i più deboli.
Mi illudevo che la lezione della prima ondata ci sarebbe servita da monito, da insegnamento, da allerta.
Non è così. L’ uomo, appena possibile, rimuove, vuol dimenticare.
Fa parte della nostra natura. Questa, chiamiamo, ” lezione globale”, dovrebbe servire almeno a chi ci governa a chi deve fare delle scelte importanti, perché tutto non sarà più come prima.
Ci vorrà tempo forse anni prima che si ristabilisca un nuovo ordine .
È una opportunità unica.
Non so se la ciecita’ umana riuscirà a vedere e capire questa occasione o prevarranno le solite ingordigie le rivalità gli egoismi.
Tutto ciò mi faceva pensare che queste “miserie umane” possono non avere limiti.
Poi improvvisamente tra un lavoretto e l’altro in casa( come tanti siamo costretti a stare) con la radio accesa, arriva un messaggio una parola semplice detta da una persona umile chiara Francesco…”non siate pessimisti”…è vero!
Se ci si lascia prendere dallo sconforto dalla rassegnazione, dalle tante interviste che ci informano di tutto e del contrario di tutto da bollettini dai colori della pandemia …non andiamo da nessuna parte
Ci rimane la speranza, il dovere di NON ESSERE PESSIMISTI e di pensare che anche nella nostra piccolissima parte, possiamo lottare per un domani migliore.
Ing. Renato Ferrari
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.