Gentile Direttore,
vorrei illustrarle una situazione a mio avviso incresciosa nei miei confronti avvenuta mercoledì 4 novembre presso il cosiddetto drive sito nel il vecchio ospedale di Legnano.
Premessa sono un malato oncologico polmonare e mia moglie è stata dichiarata positiva al covid ieri, fortunatamente abbiamo potuto isolarla.
Dopo queste premesse veniamo ai fatti, stamattina mi sono recato al drive in con i miei due figli studenti dopo la lunga attesa, arriviamo alla postazione, agli operatori sottopongo il mio caso di malato oncologico polmonare comprovata da cartella clinica che avevo con me e che avrei bisogno del tampone per poter proseguire la cura chemioterapica a cui sono sottoposto, cura che viene definita dai sanitari salvavita, per tutta risposta il tampone mi è stato negato in quanto non mi ero prenotato e che se lo avessi fatto il risultato sarebbe stato stracciato! Ho fatto notare che dalla sera alla mattina non vi era il tempo per una prenotazione presso AST, ma gli operatori sono stati inamovibili nonostante la mia grave situazione “consigliandomi ” di prenotare presso la AST e poi ritornare,
Mi sono collegato al sito di AST ma la risposta è stata di contattare il medico di base per la prenotazione, fatto anche questo la risposta è stata che ci vogliono minimo 2 settimane di attesa.
Non potendo aspettare così tanto tempo, sto cercando una soluzione in regime privato sperando di poterlo fare in tempi più rapidi.
Mi domando, a parte che la Costituzione garantisce la salute del cittadino, mi sarei aspettato un po’ più di comprensione e di umanità nei confronti di una persona che già colpita da un tumore polmonare rischia molto in questa situazione di pandemia da covid che come è noto a tutti colpisce anche l’apparato respiratorio.
Grazie
arch. Piero Palermo