Tutti in fila da Zodio, la testimonianza di una lettrice
Una lettrice racconta la sua esperienza nel vano tentativo di fare acquisto nel centro di Rescaldina
Buonasera, vi contatto per raccontarvi la pantomima avvenuta tra ieri e oggi presso il negozio Zodio di Rescaldina.
Domenica pomeriggio attorno alle 16.30, iniziamo (io e marito) la coda per tentare di entrare nel negozio; da subito la situazione appare confusa, molte persone assembrate senza alcuna distanza, molte con mascherina abbassata o comunque non perfettamente indossata, i soliti “furbetti” che tentano di saltare la coda…ordinaria amministrazione che solitamente si riscontra in queste circostanze.
Le poche guardie di sicurezza/antincendio a presidiare il tutto, assolutamente scoordinate e confusionarie tra di loro, non si preoccupano minimamente di gestire la situazione, se non ridacchiando e prendendo in giro le persone in coda e rimanendo (la maggior parte di loro) con mascherina abbassata, alcuni a fumare beatamente (anche davanti ad una signora anziana), senza dare alcun tipo di spiegazione alle persone che, ricordiamolo, sono clienti non solo di Zodio, ma di tutta la struttura commerciale.
Alle ore 17.30/17.45 circa, decidono di transennare la fila, facendo entrare (dicono) le ultime 100 persone attorno alle 18.00 per poi chiudere la coda.
A questo partono, ovviamente, le lamentele di chi come noi (che siamo rimasti appena dietro la transenna, i primi della fila a non entrare), era in coda e si è visto negare l’accesso senza troppe spiegazioni e trattati con sufficienza e sfottò.
A questo punto alcuni vanno via, ma molti rimangono, e anzi altri se ne aggiungono (ignari del fatto che non facessero più entrare altri clienti, ma questo in fondo alla fila NON era stato comunicato).
Chi rimane (tra i quali noi), lo fa in virtù della promessa che, probabilmente, avrebbero fatto entrare ancora una ventina di persone in più.
Questa promessa non verrà mantenuta, e attorno alle 18.30/18.45, gli addetti cercano di liquidare tutti quanti dicendo che basta, nessuno sarebbe entrato più.
A questo ne conseguono le lamentele di tanti di noi che dopo ore di coda, freddo e anche pioggia che nel mentre era arrivata, si vedono riservato questo tipo di trattamento, senza risposte coerenti, e con continue prese per i fondelli.
Nel tentare di calmare la folla, arriva il “responsabile della sicurezza” (o almeno così si è presentato), promettendo ai presenti che il giorno seguente, cioè oggi, avrebbero avuto una sorta di “corsia preferenziale” che avrebbe permesso loro di entrare senza fare ulteriore coda, perché lui tanto si sarebbe “ricordato” di noi tutti e ci avrebbe fatti passare.
Alle mia – ma non solo – lamentela riguardo il fatto che il giorno dopo probabilmente né lui né altri si sarebbero ricordati di tutti noi senza una “prova”, ci rilascia (1 per nucleo famigliare) un post-It “saltafila” con il timbro di Zodio Rescaldina. Entro le ore 19 (ultimo orario d’ingresso, parole del “responsabile”), si sarebbe appunto potuti entrare nel negozio senza fare più la fila.
Questa sera quindi, attorno alle 18.30, ci rechiamo nuovamente in quel di Rescaldina, tentando di entrare nel negozio, così come noi circa un’altra decina di persone presenti ieri con biglietto saltafila (ovviamente la coda di chi non aveva il famoso “biglietto Jolly” era ancora lunghissima).
Uno dei ragazzi della sicurezza ci dice che non avrebbero più fatto entrare nessuno in quanto il negozio era già oberato di clienti, e a questa affermazione ovviamente partono le lamentele di chi, come noi, aveva il biglietto saltafila che allo stato dell’arte non valeva nulla, oltre che le lamentele di chi era nell’altra fila e si vede negato l’ingresso.
Le altre “scuse” comunicate dai ragazzi della sicurezza sono che “purtroppo i pos non vanno” e hanno peggiorato l’andamento della giornata (scusa smentita da chi uscendo con i carrelli pieni nel mentre dice di aver pagato con bancomat/carte senza problemi), e che ci sono stati in generale problemi vari non meglio specificati che purtroppo hanno fatto prendere la decisione di chiudere prima gli accessi, facendosi beffe di chi uscito da lavoro come noi era arrivato di corsa pur di appunto riuscire ad entrare entro l’ultimo orario delle 19.
Naturalmente in tutto questo, il famoso “responsabile”, generoso donatore di biglietti saltafila del giorno prima non era presente, ed è anzi stato criticato da alcuni suoi colleghi per la decisione appunto di elargire i pass.
A questo punto la gente è parecchio alterata e seccata per la presa in giro e, seppur la situazione è rimasta contenuta e non ci sono state scene spiacevoli, gli addetti decidono di chiamare i carabinieri che arrivano a calmare gli animi (arrivano ben due volanti).
In primis il carabiniere tira in ballo la questione Covid di cui, i fatti e le immagini parlano e anche le molte testimonianze, da giorni Zodio così come la galleria commerciale Auchan se ne infischia beatamente, e quindi non viene accettata come scusante dalla folla che, seppur pacificamente, si lamenta più che altro, torno a ribadirlo, per la ripetuta presa per i fondelli perpetrata.
Il carabiniere ha tuttavia svolto un egregio lavoro tentando di quietare la situazione, che non sarebbe spettato a lui ma a un qualche responsabile del centro commerciale che si sarebbe dovuto prendere le proprie responsabilità.
A questo punto le saracinesche di Zodio sono state chiuse, permettendo soltanto ai clienti di uscire, e tutta la folla si è sciolta lasciando attoniti e arrabbiate/deluse le persone.
Questa la nostra esperienza che qui per noi si conclude ma probabilmente si protrarrà nei prossimi giorni a scapito di altri clienti.
Mi viene da concludere con un: “Ai posteri l’ardua sentenza…”
Vi ringrazio per l’attenzione e mi scuso per essermi dilungata, ma volevo essere quanto più chiara possibile nel racconto dei fatti da noi vissuti.
A disposizione per eventuali chiarimenti in merito, porgo cordiali saluti.
Elisabetta Simonini
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