Le sorelle del Carmelo a Legnano hanno ripreso la celebrazione della messa aperta a tutti
La gioia delle sorelle per una ripresa vissuta con entusiasmo. celebrando così il mistero dell’inabitazione di Dio
Come abbiamo comunicato qualche giorno fa, il 14 settembre abbiamo ripreso la celebrazione della Messa aperta a tutti.
Per noi si tratta di una ripresa importante perché l’assenza delle persone alla celebrazione eucaristica ci ha continuamente rimandato l’immagine di una chiesa “amputata”. Il popolo di Dio non era totalmente presente, e questa assenza è stata pesante per noi ma anche chi normalmente frequentava la nostra chiesa ha sentito molto la mancanza del celebrare insieme.
Lunedì 14 settembre abbiamo ripreso insieme con molta gioia e desiderio di rivedere tutti.
Proprio l’occasione di questa ripresa delle celebrazioni, ci ha sollecitato ad una riflessione sulla parola RIPRESA che vorremmo offrire anche a voi.
Ripresa è un termine che abbiamo sentito ripetere tantissimo quest’anno.
Proviamo a vedere la molteplicità del significato della parola ripresa.
E’ un sostantivo femminile, quindi mi verrebbe da dire che la ripresa è più congeniale alle donne che agli uomini, i quali per altro hanno più resistenza.
I significati.
Non tutti, perché sono tantissimi, della parola ripresa:
“la ripresa delle forze” è un graduale ritorno all’efficienza, è riacquistare vigore, riprendersi dopo una malattia, una disgrazia, un periodo di crisi
…anche le macchine hanno una ripresa: lenta, brillante, rapida
…nel linguaggio di Borsa la ripresa è un rialzo delle quotazioni dei titoli dopo una fase di ristagno.
…ripresa indica anche l’inizio di una nuova fase di attività dopo un’interruzione. Ad es. r. dei lavori, delle trattative, delle ostilità. Dopo le vacanze, una malattia, ecc.; la r. delle lezioni a scuola
…ripresa, applicata ad una pianta indica il riprendere l’attività vegetativa dopo un periodo di riposo, è come un risveglio, è quello che succede soprattutto a primavera
…ripresa è termine che si usa quando un progetto, un piano, un’iniziativa che si erano lasciati o abbandonati vengono ripresi
…in cinematografia e in televisione la ripresa è l’operazione di riprendere, di ritrarre una scena ad es.
…anche nella musica esiste il termine ripresa che indica la ripetizione di una parte della composizione: il ritornello
…nella pittura significa il rimettere mano dopo una o più precedenti stesure di colore
…nel linguaggio sportivo ad es. nel calcio indica il secondo tempo della partita
…anche in sartoria quando un vestito non cade bene si dice che c’è bisogno di qualche ripresa alla spalla
Come vedete c’è un panorama di significati e ognuno di noi può trovare quello/quelli che più l’aiuta nella ripresa.
Questa (della ripresa della Messa) è una delle tante riprese che durante quest’anno abbiamo vissuto. Forse ricordarle può servirci.
L’anno ha conosciuto il suo primo scombussolamento con la chiusura di tutti in casa il lockdown.
“Che ripresa è questa “mi direte.
Forse è stata la ripresa più sconvolgente per tutti. Ci siamo ritrovati a dover obbligatoriamente cercare e vivere dei ritmi diversi, dei criteri diversi di gestione del tempo, delle relazioni, dei pensieri. Pensieri nuovi (che mai avremmo immaginato) ci hanno abitato e a volte non abbiamo nemmeno condiviso questi pensieri perché così “strani, inusuali, insoliti”.
Forse è uscita la nostra parte più umana e fragile quella che sente forte il bisogno di custodia di sè per la propria sopravvivenza. Se ci penso l’idea di fare l’orto, di avere un pollaio, del fare scorta di cibo, va in questa linea.
Anche il modo di pregare (soprattutto per noi perché è “il nostro lavoro”) ha conosciuto una “rivoluzione” perché siamo state obbligate a cercare modi e tempi nuovi o “altri” di preghiera. Tutto questo ha creato da una parte creatività e stimolo a cercare modi e forme nuove, ma ha anche destabilizzato e creato la paura e il timore del non conosciuto, dell’inusuale, del “ma chissà come andrà a finire”.
Nello stesso tempo, guardando in modo positivo questo tempo di chiusura forzata, c’è stata data la possibilità inaspettata (chi mai avrebbe immaginato una cosa così!) di riprendere forzatamente un ritmo più a misura di uomo e meno di macchina efficiente. Così, con buona pace dei negazionisti, se anche fosse stato tutto inventato, questo ci ha fatto bene (e parlo di noi) perché ci si è ripresi un po’ la vita in misura vivibile. Riguardando il calendario di quei mesi e vedendo vuote le giornate di impegni, mi sembra non sia stato vero. Eppure, pur non avendo impegni non siamo stati disoccupati, anzi! Da parte nostra la ricerca di forme nuove di spazi, di incontri, di attività di preghiera diversi sono stati il risultato di questa assenza di impegni.
Abbiamo vissuto da monache non di clausura ma da lockdown, in sintonia con il tempo che ci veniva offerto e che anche gli altri vivevano.
Questa la prima ripresa, la più inaspettata.
Poi la ripresa di maggio dettata dal governo con la possibilità di uscire. Anche qui abbiamo ripreso a uscire, e…con quanta cautela.
La ripresa dei parlatori con la maxi-mascherina di plexiglass e la sorpresa che chi ci veniva a trovare era…nessuno o quasi.
La ripresa della celebrazione dell’Eucarestia a giugno con p. Edoardo.
La ripresa dei consueti appuntamenti estivi: l’eremo. Spettacoloso! con giornate interminabili splendenti e tersissime.
Poi la sorpresa del poter riprendere il progetto di fare gli esercizi spirituali.
E infine la ripresa della celebrazione della Messa che è quella che abbiamo vissuto da lunedì 14.
Ecco quante riprese abbiamo vissuto quest’anno.
Quando ho elencato i significati vari della parola ripresa non ho detto, e nemmeno il dizionario lo dice, come si può riprendere, cioè la qualità e i sentimenti con cui vivere la ripresa, questa o altre.
Proviamo a dire qualche qualità-aggettivo che può caratterizzare la ripresa.
Potremmo vivere la “solita” ripresa. E’ sempre uguale, è sempre così!
Eppure la solita ripresa (ad es, quella del “solito” lunedì), potrebbe trasformarsi in insolita cioè piena di avventura, costellata di gesti e atti personali inediti, nuova insomma.
Ripresa attesa e finalmente arrivata che dice la voglia rinnovata di un impegno e di un luogo dove l’amore si esprime.
Ripresa piena di speranza dove ciò che ci aspetta, il futuro, è visto non come minaccia ma come offerta di possibilità nuove e ricche da vivere.
Ripresa pacata, ininterrotta, e continua del riportare a casa se stessi dalle inevitabili dispersioni.
Ripresa vissuta con entusiasmo.
Con entusiasmo? Che termine è entusiasmo? Cosa vuol dire?
E’ lo stato d’animo o ciò che vive chi non ha il senso tragico della vita?
E’ un sentimento adolescenziale?
Io non lo sapevo, ma quando l’ho scoperto mi ha molto entusiasmato “scoprire” da dove viene la parola entusiasmo.
Il termine entusiasmo deriva dal greco antico enthusiasmós ed è formato da
en (ἐν, in)
theós (θεός, dio)
ousía (οὐσία, essenza).
Letteralmente si potrebbe tradurre così “con Dio dentro di sé”, o “indiamento” (il contrario di indemoniato), “invasamento divino”, o con l’espressione “essere posseduto dall’essenza di un dio”, che riguardava gli indovini dell’antica Grecia.
In italiano, normalmente sta ad indicare una commozione intensa dell’animo che si esprime in vive manifestazioni di gioia, di eccitazione, di ammirazione; un sentimento di appassionato interesse nei confronti di un ideale o di una causa politica, religiosa o sportiva.
Allora quando parliamo di ripresa vissuta con entusiasmo non dobbiamo fare niente, non dobbiamo farci venire l’entusiasmo, ma prendere coscienza che siamo abitati da Dio, posseduti da Lui, suoi figli nei quali ha voluto porre la sua dimora. Credo possa essere il mistero dell’inabitazione di Dio, “scoperto” e vissuto da Elisabetta della Trinità.
Questo è il vero entusiasmo che dovrebbe animare le nostre giornate, i nostri pensieri, le nostre azioni, la coscienza di essere Teofori, cioè portatori di Dio.
E se le varie riprese, anche quelle quotidiane, le vivessimo con la coscienza di questa realtà? Realtà che non è una parola, ma è la Parola in noi.
Insieme, così “entusiasti” riprendiamo il cammino.
Le sorelle del Carmelo
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