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ZUFFADA DEL PDL SUL PIANO REGIONALE DI SVILUPPO

27 Settembre 2010


Si sta completando in questi giorni l’iter d’approvazione nelle diverse Commissioni del Piano Regionale di Sviluppo, che contiene gli obiettivi prioritari della Legislatura, nonché le strategie e le politiche del programma di Governo regionale.

Lunedì 20 è stata la volta della Commissione IV Attività Produttive, di cui è componente il Consigliere Regionale Sante Zuffada. Nel corso della discussione sono state avanzate alcune osservazioni con l’auspicio che la Giunta le farà proprie in sede d’approvazione definitiva in aula di martedì prossimo 28 settembre.

“In particolare – spiega il Consigliere Zuffada – si chiede di promuovere nei confronti degli enti locali azioni di razionalizzazione delle società da loro partecipate, al fine di ottimizzarne la gestione e ridurre costi e tariffe a carico del cittadino in un percorso che vada verso la progressiva liberalizzazione”. Ancora, nel Piano Regionale di Sviluppo, si dovrà trovare una soluzione al problema dell’accesso al credito che sta diventando sempre più difficoltoso per molti imprenditori.

“In quest’ottica – aggiunge il Consigliere Zuffada- la Regione dovrà farsi parte attiva nel rapporto tra Enti locali e banche al fine della rinegoziazione dei mutui in modo da renderli più favorevoli”.

Accanto a questo “sostegno al credito”, il Governo lombardo dovrà impegnarsi in un processo di maggiore semplificazione delle procedure d’avvio delle nuove imprese. “Si dovrà agire per togliere tutti quei lacci e lacciuoli – prosegue Zuffada – che, spesso e volentieri, mettono in difficoltà chi fa impresa o lo fanno desistere dalla sua azione”. “Da ultimo, in un periodo nel quale sempre più aziende, anche a livello locale, tendono a delocalizzare la loro attività in Paesi esteri, con le inevitabili ricadute negative sull’occupazione locale – conclude il Consigliere Zuffada – il Piano Regionale di Sviluppo dovrà prevedere tutta una serie di agevolazioni e contributi per chi decide di continuare a fare impresa sul territorio concorrendo così al mantenimento di preziosi posti di lavoro. In altre parole, quindi, l’Istituzione Regionale dovrà fare in modo, tramite questo strumento strategico, di creare le giuste condizioni e i presupposti perché si continui ad investire risorse sul suolo lombardo”. 

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