17 Dicembre 2015

(m. tajè) – Torna a scriverci il lettore che lamenta disagi in via Abruzzi all'entrata e all'uscita degli sudenti dal vicino Istituto Tirinnanzi (la foto è una… provocazione giornalistica, senza riferimenti al luogo indicato). Lo fa per le risposte, tardive e poco rassicuranti secondo lui, da parte dell'amministrazione comunale, mentre elogia la nostra attenzione nei confronti delle segnalazioni sue e di altri lettori. Chiede anche di non esporre la sua firma perchè ci scrive "non voglio che il mio nome figuri in quanto viviamo in una società dove chi segnala un malcostume, una mancanza o una infrazione è più criminalizzato di chi la commette". Bene. Noi rispettiamo la sua volontà, anche se consideriamo la massima trasparenza, specie in un dialogo con le istituzioni pubbliche, elemento qualificante e non piuttosto penalizzante. Sul fatto poi della nostra attenzione, definita migliore rispetto a quella mostrata dagli organi comunali, ringraziamo per la considerazione, ma è anche un dovere della stampa, specie se operativa sul web, essere immediata. Quindi, grazie, ma non esageriamo con i complimenti. L'amministrazione pubblica, d'altra parte, ha altre priorità, probabilmente, e in questo contesto il paragone con un giornale non è il più adeguato.

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Egr. Direttore buongiorno .

Mi scuso innanzi tutto se ogni tanto approfitto della disponibilità che da ai suoi lettori per lamentare situazioni critiche. Mi sono reso conto però che siete gli unici a dare risposte e ad amplificare le segnalazioni dei cittadini. Cosa che, almeno per la mia esperienza, non viene fatta dall'Amministrazione Comunale attraverso quello strumento che  prende il nome di " Portale del Cittadino".

Questo però è un altro problema che  affronterò dopo (sempre che abbia la pazienza di leggermi fino in fondo).

Veniamo al dunque : quasi due mesi fa ho scritto a Legnano News lamentando il caos che tutti i giorni c'è davanti alle scuole Tirinnanzi di Via Abruzzi. Da allora debbo dire che nulla è cambiato. Sempre il solito traffico, sempre le macchine in seconda e terza fila (anche con le portiere aperte) e sempre i genitori arrabbiati che ti mandano a quel paese appena hai "l'arroganza" di segnalare la tua presenza sulla loro strada  (le assicuro che non sto esagerando). Questa mattina però ho visto una pattuglia della polizia urbana che aiutava i bambini ad attraversare la strada (in tutta onestà mi preme dire che non sempre passo alla stesso orario davanti a quelle scuole, per cui non posso assolutamente affermare che la loro presenza di oggi  sia stata occasionale). Bene c'erano i vigili, ma  c'erano sempre le macchine in seconda e terza fila. Nessuno però andava da questi signori chiedendogli di spostare l' auto. Quando ho scritto a Voi ho scritto anche al Portale del Cittadino (e qui veniamo al secondo punto). Un incaricato mi ha risposto quasi tre settimane dopo esattamente così : "La ringrazio per la sua segnalazione , contestualmente sono a comunicarLe che, come avvenuto negli anni precedenti, nella disponibilità di personale e di servizio, verranno effettuati i dovuti controlli e sanzionato ogni comportamento illecito". La prima domanda che mi faccio, lasciando stare tutto il resto è: ma il codice della strada è cambiato e ora si può tranquillamente posteggiare sugli stop, in seconda fila, con le portiere aperte etc, etc? Forse in questa epoca dove tutto cambia così rapidamente mi sono perso qualcosa?

Cambiando discorso, ma rimanendo sulle segnalazioni fatte al Portale del Cittadino, vorrei aggiungere che lo stesso giorno ho scritto al settore competente segnalando delle situazioni critiche sul alcune strade del quartiere San Paolo (buche avvallamenti…). Questa volta la risposta è arrivata in soli 15 giorni. Al di là comunque delle tempistiche, mi è stato scritto che la segnalazione era stata trasmessa all'impresa incaricata dell'esecuzione dei lavori di manutenzione stradale. In questo modo si auguravano di aver soddisfatto la mia richiesta (?). Penso che sia del tutto inutile dire che anche questa segnalazione è  rimasta lettera morta.

Lettera firmata