Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

Verdi: proposte per il futuro in tempo di covid-19

2 Maggio 2020

Riceviamo e pubblichiamo:

In poche settimane è cambiato tutto, lasciando una ferita che impiegherà mesi se non anni a rimarginarsi dal punto di vista sia sociale che economico e lavorativo.
Oggi la Lombardia è ancora la regione più colpita, con centinaia di morti e contagiati al giorno, nonostante i timidi ma importanti segnali di aumento del numero di guariti e calo di nuovi ricoveri. Solo le prossime settimane potranno confermare se il trend è effettivamente quello di una curva in calo e l’inizio della fase di uscita dal tunnel.
La sensazione è che ci apprestiamo a iniziare forzatamente una FASE 2 con il virus ancora attivo e la cura ancora troppo lontana, ma il Presidente del Consiglio è stato chiaro: bisogna convivere col virus, l’Italia deve ripartire, di più non reggerebbe.
Come gran parte delle scadenze, anche quella elettorale del Comune di Legnano, è stata posticipata – si prevede intorno a settembre/ottobre – e con essa arriverà anche il momento delle scelte.

Dal punto di vista sociale pensiamo che il compito del Comune, nei prossimi mesi, debba essere fornire supporto, anche economico, a famiglie e aziende per le quali lo Stato non riuscirà a intervenire o riuscirà a farlo parzialmente.
Alle famiglie che già si trovavano in situazioni precarie andranno sommate le famiglie che si trovano in difficoltà a causa del Covid-19, quindi si può presto immaginare che lo sforzo da compiere, per la macchina dell’assistenza e dell’associazionismo territoriale, sarà sempre più gravoso e andrà maggiormente finanziato da qui ai prossimi mesi.

Per quanto riguarda il fronte economico, il nostro Paese sta vivendo la più grande crisi dal Dopoguerra ad oggi e si appresta a veder cancellati oltre 500.000 posti di lavoro nei prossimi mesi (stima del Governo nell’ultimo DEF, il 2.1% in meno di occupati), con aziende più o meno grandi fino a ieri floride e solventi ma che oggi, per la prima volta, scoprono la Cassa Integrazione (utilizzata per 1 lavoratore su 2), e piccole-medie imprese quasi del tutto ferme dalla seconda metà di febbraio, con seri problemi di liquidità che l’ultimo DM sembra lontano dall’aver risolto. Se a tutto questo sommiamo un’inevitabile riduzione delle entrate provenienti da imposte, tasse e tributi per il Comune di Legnano, è più che probabile la presenza di minor gettito nelle casse comunali con conseguenti difficoltà nell’erogazione dei servizi essenziali.

Infine, la questione urbanistica. Quello che sta accadendo in questi mesi impone di ripensare agli spazi: ciò che è stato progettato ante-Covid dovrà essere obbligatoriamente rivisto, per implementare e garantire sicurezza, distanze e ingressi contingentati.
A questo punto sorge in noi spontanea la proposta di utilizzare il denaro destinato precedentemente a opere da costruire ex novo – in questo momento di importanza non primaria – per sopperire alle condizioni di crisi delle Famiglie e al rilancio delle Imprese.
In tal senso riteniamo urgente che l’Amministrazione Comunale inizi a lavorare allo svincolo dei cinque milioni di euro già a bilancio per la costruzione del Polo Culturale e Biblioteca all’interno del parco FalconeBorsellino per promuovere progetti di welfare, così come a favore delle imprese e un serio sviluppo di una nuova economia e micro infrastrutture sostenibili che permettano di vivere in modo nuovo, rispettoso e in piena armonia con l’ambiente.

Stefania Vallone
Patrizio Vigna
Co-portavoce Verdi – Europa Verde – Legnano

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.