12 Marzo 2014

Buongiorno.
In questi giorni ho portato mio figlio di quasi 6 anni presso l'ASL di Legnano in via Savonarola, per il richiamo del vaccino.
Entrando nella piccola saletta delle vaccinazioni mi è sembrato quasi di varcare una soglia spazio-temporale trovandomi nella Russia comunista, o nei Paesi dell'est più poveri: finestre ingiallite con serramenti vecchissimi; muri che una volta dovevano essere bianchi e che invece erano color caffè; scrivanie, sedie ed armadi maltenuti di 50 anni fa, non osavo guardare pavimenti o altro. I miei occhi cercavano gli occhi degli interlocutori, evitando di radiografare lo squallidissimo ambiente circostante.
Naturalmente all'esterno della piccolissima saletta, l'ambiente dell'ASL rimaneva più che squallido. Ma una sala predisposta alle vaccinazioni non dovrebbe essere spartana si, ma decisamente pulita? Era anche peggio di quella di S. Vittore Olona, dove mi ero recata finora. 
Mio figlio, dopo aver subito le due punture previste, aveva delle fuoriuscite di sangue su entrambe le braccia: eravamo in difficoltà a tenere il cotone sulle piccole ferite, stessa sorte toccata ai bambini dopo di lui. L'infermiera o dottoressa gentilmente ci ha detto che se fosse stata provvista di cerotti ce li avrebbe dati … ma non ne aveva! Non sarebbe basilare avere cerotti durante le vaccinazioni? 
Mi era venuto il mal di pancia che non avevo: davvero ho pensato a quando per turismo mi ero recata in Russia, davvero mi vedevo in un film. Un gran brutto e triste film.

Lettera firmata

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(m.t.) – Non possiamo confermare oppure smentire quanto descritto con tanti particolari e sentimento dalla nostra lettrice e, quindi, lasciamo come sempre la più ampia disponibilità alla Direzione Asl per una replica, che soprattutto possa rassicurare un po' tutti sulla qualità del servizio.