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UNIONE PADANA MEDIO INSUBRE: ATTACCO FRONTALE ALLA SANITA’ LOMBARDA GESTITA DA LEGA NORD E PDL

24 Settembre 2012

Da troppo tempo il malessere dei cittadini lombardi verso il servizio o meglio, il disservizio sanitario è in continuo aumento, nonostante la fatica che  i vertici della Sanità della regione Lombardia gestita da rappresentanti di Lega Nord e PDL nel difendere a spada tratta il loro operato.

Intanto facciamo un piccolo riesame di come la salute pubblica dovrebbe essere vista non solo come una situazione a se stante ma in un contesto sociale molto più ampio e può essere garantita solo se vista in un ottica multisettoriale ora vi spiego cosa intendo dire.

La salute delle singole persone può essere garantita  dalla prevenzione , non solo in senso stretto, ma anche da politiche relative: all'istruzione e alla promozione culturale, allo sviluppo economico, alla tutela dell'ambiente, all'urbanistica e ai trasporti, all'istruzione, all'industria, al commercio, all'ambiente all'agricoltura sia a livello centrale che locale.

Questo sistema di vedere la salute in tutte le politiche che è stato promosso da OMS e dalla stessa UE di chiama “Health in all policies”.

Secondo voi, tutto questo bel discorso, dove praticamente si mette la salute al centro di tutte le politiche, è stato fatto dai Vertici Lombardi preposti per amministrare le risorse e fare leggi regionali sulla salute?, parlo di leggi, non di tasse chiaro!

Penso proprio di no!

Quello che hanno saputo fare è stato di mettere davanti al cittadino il costo della prestazione ospedaliera una volta che un ammalato viene ricoverato. A parte il cattivo gusto nel fare questo gesto, perchè i  cittadini sanno benissimo che la Sanità costa, la pagano con i loro soldi da sempre, ma mettere sotto al naso il conto ad una persona che ha pochi mesi o magari giorni di vita credo  sia uno dei più bassi atti  morali che un amministratore possa fare.

Ed ora ora parliamo di soldi e di convenienze.
Purtroppo oltre al fatto che non viene portata avanti una politica globale di prevenzione per una sanità pubblica lombarda con una visione socio-sanitaria, (ma sapranno di cosa stiamo parlando?) esiste  il problema economico della questione.

Come si diceva prima ci presentano il conto, ma a loro proviamo a presentalo noi il conto perchè qui di conti ce ne sono parecchi in sospeso.

Intanto bisogna far mente locale a quelle che sono state le varie dimissioni per corruzione di alcuni vertici importanti del Pirellone vedi Boni ad esempio uno per tutti.
Cosa c'entra con la sanità, mi chiederete,come cosa centra? alla fine era pur il presidente del consiglio della Regione Lombardia e lui fa lui passava tutto quello  accadeva in regione, Sanità compresa.

Una TASSA DA 50-60 MILIARDI L’ANNO

In Italia la corruzione è un fenomeno dilagante. La Corte dei Conti l’ha definita come vera e propria “tassa”, un “patema morale”, un “tumore”.

E ha quantificato il suo costo in 50-60 miliardi di euro l’anno. Ben vengano dunque, le inchieste, le condanne e la restituzione delle preziose risorse sottratte al settore pubblico o privato dai governanti senza scrupoli. Ma arrivi anche la consapevolezza che quando ci troviamo di fronte ad indagini come quella sulla sanità lombarda, che tira in ballo perfino il presidente della Regione, ci stiamo occupando solo di uno dei tasselli di un puzzle molto più ampio.

I dati diffusi dalla Corte dei Conti non sono il frutto dei conteggi di un istituto di statistica fazioso o poco attendibile. Sono i numeri dell’organo dello Stato deputato a sondare palmo a palmo i conti pubblici e a fornire analisi dei punti di criticità del sistema.

E i giudici tributari non hanno esitazione a ribadirlo puntualmente: con la corruzione dilagante ci perdiamo sia dal punto di vista della capacità di competere sui mercati internazionali, che della meritocrazia e dello sviluppo sociale. L’economia viene frenata da costi inutili, la spesa degli enti pubblici si rivela improduttiva, si diffondono malcostume, conflitto d’interessi e clientelismo, mentre il Paese perde in immagine e credibilità.


Vogliamo parlare di investimenti traballanti? Uno su tutti l'ospedale di Legnano tanto estimato dalla sua Dirigente Dott.ssa Carla Dotti, tanto bello tanto importante ma che fatica a decollare, tanto da meritarsi l'appellativo di “Cattedrale nel Deserto”. 

Questo ospedale tanto voluto da Formigoni probabilmente, quale monumento alla sua persona, ha riversato una situazione di disagio economico su tutti glia altri ospedali del Circolo vedi Cuggiono che ha subito la chiusura notturna del PS, Magenta per il quale è stato chiesto di rendere pubblico il bilancio, che invece è stato negato e Abbiategrasso, che soffre di grosse carenze come un PS nuovo ma senza medici preposti per tale scopo.

Per i grandi managers della salute lombarda esistono solo i tagli, i tickets e non contenti ci hanno aggiunto anche le 10 €  sulla specialistica che era facoltativo.
Hanno applicato il ticket aggiuntivo a quello nazionale  in maniera indiscriminata fino ad un massimo di 30 € ! e la raccontano così:

– Il ticket non è più di 10 euro fissi in più per ogni tipo di prestazione; Regione Lombardia ha optato per un’altra via, che assieme agli obiettivi economici di interesse nazionale tenga conto soprattutto delle necessità economiche dei cittadini lombardi: non una cifra fissa, ma variabile, che risulti proporzionale al valore della prestazione e che va dagli 0 ai 30 euro. È infatti consentito alle Regioni di trovare altre forme di compartecipazione equivalenti che confermino il saldo complessivo richiesto (per la Lombardia si tratta di 135 milioni di euro) e che siano concordate con il Governo.

– Per bilanciare la manovra dal punto di vista economico, per gli esami più rari e impegnativi come ad esempio la risonanza magnetica nucleare del cervello e del tronco encefalico sarà applicato un ticket fino ad un massimo di 30 euro, quindi più oneroso: una risonanza di questo tipo in Lombardia verrà a costare 66 euro invece che 46.  

Scusate così tutti sappiamo fare politica, anzi magari meglio, visto che forse sapremmo anche rinunciare alle bustarelle!

Ma non finisce qui!

Ci vengono messi davanti un sacco di numeri ma questo lo possiamo fare anche noi  questi sono i nostri soldi versati nelle casse dello  stato…………….. Milioni di € che n'è successo?

Ora vogliano parlare di clientelismo, si perchè in Regione Lombardia non  si fanno mancare nulla.

– Ci sono stati comuni del sud ovest che si sono lamentati con il Senatore,  Garavaglia (Vice presidente della Commissione Bilancio del Senato) a causa dei fondi della legge Mancia, una forma di obolo cui ha diritto ogni senatore da spendere nel suo territorio per progetti che i comuni gli inviano, per sistemazione di monumenti, scuole, biblioteche ecc. ebbene questi fondi sono finiti tutti nel collegio elettorale del Senatore scatenando l'ira dei sindaci di questi comuni da Albairate su fino a Cusago.

– Stessa cosa è successa con l'Attuale Presidente del Consiglio Lombardo Fabrizio Cecchetti, al quale è stato chiesto un aiuto per un progetto legato alla Neurologia di Magenta e invece cosa succede?  i fondi finiscono per ben 2 volte all'ospedale di Rho, guarda caso collegio elettorale di Cecchetti e dove in precedenza lo stesso era stato sindaco.
Io non trovo  altra parola che non clientelismo forse ci sta bene anche nepotismo, ma sempre di interesse personale si tratta.

Tra le altre cose siamo andati anche meno in pensione e quindi anche  l'INPS deve sborsare di  meno.

La domanda resta sempre la stessa ma questi Politici improvvisati Managers sono davvero in grado di gestire un macchinario così complesso qual'è la Sanità Lombarda?
Voi che dite? Io dico pollice verso!                                             

UNIONE  PADANA MEDIO INSUBRE

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