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UN BILANCIO SENZA “GIUSTIZIA” PER LA SINISTRA E L’AMBIENTE DI CERRO MAGGIORE

13 Settembre 2012

Approvato dalla lista Antonio Lazzati il “Bilancio Previsionale 2012”. Premessa: la nostra Lista è pienamente consapevole delle difficoltà che tutte le amministrazioni, Cerro compresa, devono affrontare a causa dei tagli che il “governo Monti” (e quello Berlusconi prima) hanno scaricato sulle spalle degli enti locali.

Dobbiamo però dire che l’amministrazione cerrese aveva gli strumenti per poter gestire con maggior equità questa situazione evitando di scaricare il peso della tassazione sempre sulle stesse categorie, lavoratori – pensionati e cittadini onesti.

Invece: ha aumentato l’addizionale IRPEF allo 0,8‰, massimo consentito, esentando solo i redditi lordi fino a 10.000 euro senza scaglioni di reddito ha tagliato ulteriormente il “fondo anti-crisi” da 45.000 a 35.000 euro; fondo da noi proposto e destinato a coloro che hanno perso il lavoro causa la crisi degli ultimi anni vendita del patrimonio pubblico per pareggiare il bilancio probabile aumento dell’IMU sulla prima casa prima del pagamento della rata di dicembre.

Questi i principali contenuti che non condividiamo astenendoci da un elenco che sarebbe troppo lungo.

La Costituzione all'articolo 53 cita il DOVERE di tutti i cittadini di concorrere alle spese pubbliche pagando le tasse (comma 1) ed la PROGRESSIVITA’ DELLA TASSAZIONE (comma 2); chi più ha più deve pagare. Abbiamo presentato emendamento per estendere l’esenzione IRPEF per redditi fino a 25.000 euro lordi, inserendo la progressività attraverso scaglioni di reddito, proposta respinta; chiara la risposta dell’Assessore Rossetti, “SCELTA POLITICA”.

Abbiamo presentato un emendamento per “ridurre” il gettone di presenza ai consiglieri e stipendi ad assessori e sindaco del 50% (volevamo proporre il 100% ma ci avrebbero accusato di demagogia) per rifinanziare il “fondo anti-crisi”, sindaco e assessori se lo sono ridotto solo del 20% .

E’ inaccettabile non dare risposte ai reali bisogni dei cittadini sempre più “indignati” dai costi della politica. E’ ingiusto che (tra “noi politici”) chi ha già un reddito ne percepisca un altro per amministrare il proprio comune lasciando per di più senza sostegno dei cittadini perché il “fondo anti crisi “ è insufficiente, questo nonostante l’allarme lanciato dall’assessore Landoni sulla stampa e inascoltato dalla sua stessa maggioranza.

La politica deve tornare “servizio alla collettività” solo così inizierà a ricucire un rapporto con il “paese reale”. L’amministrazione Lazzati pensa e agisce come il Governo Monti: la crisi la pagano sempre gli stessi.

La mancanza di equità caratterizza questa amministrazione, difende gli interessi di chi ha “la pancia piena” (vedi PGT) ma è indifferente verso il resto della cittadinanza.

Inoltre è da ricordare che la dismissione CEA; la sua mala gestione ha prodotto notevoli perdite, una gestione più oculata avrebbe generato utili per far fronte ai tagli. Cattive scelte che pesano sul mandato del Sindaco e della sua maggioranza.

LA SINISTRA L’AMBIENTE

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