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UFFICI POSTALI DELL’ALTO MILANESE IN DIFFICOLTÀ

11 Aprile 2012

Gli Uffici Postali dell´Altomilanese versano in una condizione di grave difficoltà

 

Mancano almeno 30 sportellisti ed altrettanti postini. I tempi di attesa in coda aumentano, così come i ritardi nelle consegne della corrispondenza. Gli impiegati ed i postini lavorano in ambienti insani e poco decorosi che hanno costretto gli R.L.S. a richiedere interventi ispettivi da parte dell´ASL.

 

Nel 2011, per pensionamenti ed esodi incentivati (i famosi "esodati" di cui tanto si parla) fra impiegati e portalettere nel territorio dell´Altomilanese sono fuorusciti dall´Azienda circa 50 unità che non sono state rimpiazzate con altrettante assunzioni. I direttori degli Uffici Postali e dei Centri di Recapito quotidianamente sono in difficoltà per garantire un numero sufficiente di sportelli aperti per limitare i tempi di attesa in coda e per cercare di far recapitare quanta più corrispondenza possibile.

 

Gli incolpevoli impiegati lavorano in condizione di stress per cercare di smaltire le code con i cittadini esasperati dai lunghi tempi di attesa e con le molte postazioni visibilmente vuote, così come i portalettere sono continuamente chiamati ad effettuare prestazioni straordinarie per sostituire il personale mancante.

 

A Legnano così come a Magenta, a Parabiago come a Castano, ad Abbiategrasso come a Trezzano i tempi di attesa minimi variano dai 15 ai 30 minuti per una qualsiasi operazione allo sportello, con punte anche di 40/60 minuti in particolari situazioni o scadenze.

 

L´azienda, a livello centrale risparmia sul personale scaricando le difficoltà sugli incolpevoli direttori ed impiegati che devono quotidianamente affrontare le lamentele dei cittadini. Anzi, ancor di più, l´Azienda pretende che il personale usufruisca delle ferie obbligandoli a rispettare un programma mensile minimo in quanto "…è uno dei principali fattori di contenimento dei costi aziendali…" così come ribadito in una circolare aziendale del 5 aprile.

 

Ma l´azienda risparmia anche sulla tutela della salute negli ambienti di lavoro che spesso non sono a norma nemmeno negli impianti di condizionamento e ricambio d´aria e nelle pulizie. Condizioni di lavoro inaccettabili in un´azienda che si dichiara all´avanguardia e che da 9 anni dichiara consistenti utili di bilancio fatti risparmiando sulle assunzioni e sulla sicurezza e tutela della salute del personale.

 

Fra i tanti Uffici non a norma ne abbiamo presi 4 a campione (Magnago, Bareggio, Sedriano e Trezzano) segnalando le molte anomalie ed inadempienze e chiedendo un urgente intervento dell´ASL.

 

          

 

                                                                                 Il Segretario SLP-CISL Legnano/Magenta
                                                                                                   Maurizio Celli

 

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