Cara Daniela, a volte bisognerebbe usare maggiore prudenza e pudore, prima di avventurarsi in proclami sterili, risibili ed infondati. Non la faccio lunga e cerco di essere schematico:

1) Non Ti sei nemmeno chiesta se io potessi aver esaminato il PGT con altri e fatte mie alcune delle osservazioni e degli emendamenti poi formalizzati: condividendone la sostanza e non sgomitando per appropriarsene la paternità.

2) Ti invito di cuore a verificare quanti e quali emendamenti presentati dalle opposizioni siano stati accolti: verifica, e poi abbi il pudore di arrossire, prima di manifestare posizioni insostenibili.

3) Quanto ai LIBERI, Ti invito a rivedere il film di questi cinque anni e guardarTi intorno: confessando, a Te stessa, quanto siano poco liberi di decidere alcuni dei Consiglieri di maggioranza, a volte addirittura costretti ad uscire dall’aula durante votazioni di provvedimenti che li vedono in pieno conflitto d’interessi.

4) Ti confermo di essere contrario all’impostazione del PGT, per molte delle motivazioni già avanzate da tutta l’opposizione, rimarcate da Guarnieri e arrogantemente rigettate dalla Tua Giunta e da Voi Consiglieri di maggioranza: ritenendo il percorso di adozione dello stesso, una grande occasione persa.

5) Hai stigmatizzato il mio comunicato, tacciandolo di demagogia: cara Daniela, non erano e non sono, le mie, parole di demagogia, ma pezzi di verità che fanno male tanto a Te quanto, credimi, a me che ne subisco le conseguenze da cittadino e da persona impegnata in politica.

6) Infine, sottolineando che, evidentemente, Ti è sfuggito il senso politico del mio intervento, consentimi una battuta: mi auguro che coloro che hanno condiviso un preciso percorso culturale, ricomincino a ricordarsi che la pietra angolare alla quale rivolgersi è quella fatta di specifici principi e valori, non quella eventualmente utilizzata in edilizia.

Gianfranco Tripodi
Commissario UDC Legnano