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Truffe in città: anziani spaventati e umiliati

9 Settembre 2015

Caro direttore, come anticipato poco fa, ti chiedo di pubblicare in forma anonima (di seguito la motivazione) queste righe che desidero si uniscano alle tante che, sempre più spesso, dalla tua testata evidenziano il disagio di vivere nella nostra città.

Rendo noto i fatti seguenti per doveroso senso civico, perchè queste inqualificabili esperienze, accadute a due anziani della mia famiglia possano contribuire ad evitare che si ripetano.

Sono le  13.30 di lunedì scorso, in via Santa Caterina, mia suocera, ottantenne, attraversa la strada per raggiungera l'auto con a bordo il figlio che la stava aspettando. Inducia gentile per far passare una bicicletta guidata da un uomo di circa 30 anni, il quale le sferza una violenta sberla tra il seno e il collo e cerca di strapparle la collanina d'oro a cui è appesa la vera del marito defunto. Prima ancora che il figlio cerchi di soccorrere la madre il delinquente si è già dileguato. Risultato: grande spavento, spalla dolorante, camicetta strappata… come la fiducia verso un società irrimediabilmete compromessa.

Gli altri fatti coinvolgono mio padre, 86 anni: qualche mese, di ritorno dal tabaccaio di c.so Sempione, di fronte alle gallerie Cantoni, si imbatte in un uomo che con argomentazioni varie lo convince ad accompagnarlo presso il primo bancomat dal quale papà preleva 500€ che consegna al truffatore il quale, non pago, chiede altri soldi. Solo il limite di prelievo giornaliero ha impedito un ulteriore operazione.
Modalità diversa per il secondo raggiro accaduto, sempre a mio padre, un paio di mesi dopo : fingendosi poliziotti in borghese due distinti signori si fanno aprire la porta di casa e, senza che mi dilunghi in dettagli, gli rubano il poco oro posseduto, ricordi di una vita di affetti.
Nel primo caso mio padre fece denuncia nel secondo caso, la vergogna e la sfiducia hanno preso il sopravvento…"tanto non serve a niente" mi aveva risposto.

Sia mia suocera che mio padre vivono ora spaventati, umiliati e la vergogna impedisce loro di render noti i fatti.

Ecco perchè ti chiedo di non firmare questa lettera.. lasciamogli almeno il rispetto verso il loro pudore.

Ai lettori di LegnanoNews lascio commentare i fatti e trarre le conclusioni.

Grazie come sempre per l'ospitalità

Una lettrice

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