Qualcuno mi ha detto che macchine e code sono indice di sviluppo e benessere. Ho riflettuto, va bene, possono anche avere ragione. Non credo comunque che col SUV in città si circoli meglio che con una PANDA.

A parte questo però, mentre pedalavo, cercavo di passare ‘indenne’ alcuni incroci, e respiravo con apnee – soprattutto vicino a bus pubblici-, mi sono posta alcune domande che Le giro:

Caspita, ma ci sarà pure uno sviluppo sostenibile e vivibile? Chi ha pensato allo sviluppo del mio quartiere, -o città- ci gira qualche volta in bici? O almeno guida in auto e fa le stesse code? Quali i calcoli fatti dell’impatto del nuovo sviluppo sulla salute psico-fisica dei cittadini ? Con la stessa rete stradale, sono davvero sostenibili tutti questi insediamenti residenziali e NON ? ( Nuovi palazzi, più residenti, più auto, più inquinamento, Esselunga, Mercatone, Ospedale Nuovo, etc…)

Lo ‘sviluppista’ voleva veramente il mio quartiere con questa aria pesante, code costanti e le ‘due ruote’ in pericolo? E io sono adulta… Ma ai bimbi e ai ragazzi che vogliono pedalare, regaliamo queste strade e questa aria?

Sensi unici, divieti d’accesso, misere piste ciclabili, tassa sull’inquinamento. Queste le risposte? No, grazie. Non bastano.

Avete competenze e professionalità per darne altre. Ma non solo di parole. Urgono fatti e sostanza perchè l'aria non ha colori politici. È di tutti e per tutti. Proposte concrete: Bus pubblici ‘non inquinanti’, Nuove strade per raggiungere l’Ospedale Nuovo e decongestionare il traffico, Mascherine anti-smog gratis per chi pedala. E…via, pedalare per provare.

Scusi lo sfogo, spero serva da stimolo positivo per FARE e ovviamente pedalare e respirare.

Cordiali Saluti.

Silvana Tajé