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Sospeso lo sciopero nella scuola

27 Aprile 2019

Come precisato nella Nota del Miur del 26 aprile prot.n.12841, si prende atto che le OO.SS. Flcgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno temporaneamente sospeso e non revocato le azioni di sciopero già proclamate per il personale del comparto Istruzione e Ricerca (astensione dal lavoro per l’intera giornata del 17 maggio e astensione per il personale della scuola dalle attività non obbligatorie nel periodo dal 26 aprile al 16  maggio).


L’Intesa raggiunta tra il Governo e le OO.SS. della Scuola nella notte del 23 aprile ha fatto sì che lo sciopero generale previsto per il 17 Maggio venisse revocato.

Tra i punti qualificanti dell’accordo :     

a) Rinnovo del contratto – Reperimento nel triennio di vigenza contrattuale (19/21) di maggiori risorse per aumentare gli stipendi del personale docente e Ata, recuperando la perdita del potere di acquisto e un graduale adeguamento alla media dei salari europei

b) Stabilizzazione Precari – Indizione regolare dei concorsi. In via transitoria percorsi riservati per i precari con 36 mesi di servizio, prevedendo sessioni riservate di abilitazione finalizzate alle immissioni in ruolo.      

c) La Scuola del Paese – Il Governo s’impegna a salvaguardare l’unità e la identità culturale del sistema nazionale d’istruzione e ricerca, garantendo un sistema di reclutamento uniforme, lo stato giuridico di tutto il personale regolato dal CCNL e la tutela della unitarietà degli ordinamenti statali, dei curricula e del sistema di governo delle istituzioni scolastiche autonome.

Altri punti riguardano il reclutamento e la valorizzazione della professionalità dei lavoratori dell’Università, dell’AFAM e della Ricerca.

L’Intesa è stata sottoscritta da Flcgil, Cisl Fsur, Fed.Uil scuola Rua, Snals Confsal e Fed.Gilda Unams.

Al giudizio positivo dato dai sindacati sui contenuti ed in particolare sulla sterilizzazione della cosiddetta Autonomia differenziata, perlomeno sul punto riguardante la scuola, non a caso intitolato La Scuola del Paese, fanno da contraltare la debolezza e i profondi contrasti del quadro politico, destinati ad acuirsi in vista delle elezioni europee di fine Maggio.

Cosa succederà dopo queste elezioni ci dirà se l’Intesa raggiunta nella notte del 23 aprile  prenderà corpo   e vigore con l’avvio immediato dei tavoli tecnici di confronto oppure se sarà stata una mossa elettorale da parte del Governo per ottenere una tregua in vista delle elezioni.

 E’ scontato che una crisi di governo manderà in soffitta l’Intesa.

C’è chi la scongiura e sostiene  che si andrà avanti lo stesso,  c’è chi se l’augura per azzerare tutto e andare a nuove elezioni politiche. A questa incertezza politica è legato il destino dell’Intesa.

Pippo Frisone – Flcgil Legnano

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