5 Agosto 2015

(m.t.) – Riceviamo e pubblichiamo con piacere la dimostrazione di solidarietà di una lettrice a favore dei lavoratori Roar, ai quali in questi giorni sono pervenute le lettere di licenziamento, dopo il mancato accordo in Regione per usufruire almeno gli ammortizzatori sociali. Per un corretto dovere d'informazione, dobbiamo tuttavia segnalare che in redazione sono anche arrivate testimonianze non così altrettanto positive nei loro confronti. Abbiamo evitato la pubblicazione, così come abbiamo preferito non dare spazio ad alcuni commenti sulla nostra pagina facebook sulla vicenda, ritenendoli eccessivamente penallizzanti nei confronti di chi, comunque, stava perdendo il proprio posto di lavoro e, probabilmente, nell'ultimo periodo non riusciva più a coordinare serenità operativa ed efficienza. D'altra parte, gli stessi lavoratori sono perfettamente a conoscenza di alcuni problemi causati alla clientela, come ha dimostrato una loro lettera aperta, pubblicata anche dalla nostra testata: leggere qui

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Carissimi ragazzi, apprendo con grande dolore del vostro licenziamento. Credo che come cliente di vecchia data voi siate le prime persone (e forse anche le uniche a parte i vostri primi datori di lavoro) da ringraziare per tutta l'assistenza che ci avete dato e tutto l'appoggio ogni qualvolta si presentava l'occasione di un acquisto o riparazione di un auto .  Credo che io possa parlare anche a nome di tutta la clientela Roar e vorrei che sappiate che adesso con voi e solo con voi ci sono i vostri affezionati clienti e che vi sosterremo fino in fondo, pronti in caso di subentro di un altro proprietario a tornare da voi per ritrovare il sorriso e la cordialità nonché l'esperienza di cui solo voi ci avete dimostrato.
Vi saluto con affetto nella speranza di rivedervi.   

La vostra  Emanuela Roveda (Lella)