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Sicurezza nelle stazioni, Cattaneo: «De Corato gioca allo sport dello scarica barile»

27 Agosto 2019

Sulla sicurezza nelle stazioni del territorio interviene con una lettera il capogruppo di Vivere Rescaldina, Michele Cattaneo. L'ex sindaco di Rescaldina esprime in particolare «sconcerto di fronte all’immobilismo e all’ignavia dell’assessore e di Regione Lombardia Riccardo De Corato», che a seguito dell'aggressione al controllore avvenuta alla stazione di Legnano su un treno diretto a Milano ha chiesto l'intervento dei militari.

«In tutti i paesi che hanno la presenza di una stazione – scrive Cattaneo – si vivono problemi di ordine pubblico, che senz’altro non sono legati al colore politico dell’Amministrazione in carica». Non ultimo lo scorso venerdì, 23 agosto, nella stazione di Rescaldina un alterco tra due persone avvenuto nello scalo ferroviario. Ma la soluzione, secondo il capogruppo di Vivere Rescaldina non è l'esercito ma il mantenimento e l'implementazione dei presidi nelle stazioni, come le biglietterie sui quali «Regione Lombardia ha imposto tagli negli ultimi anni» o le guadie giurate. A Rescaldina è rimasta la sola biglietteria automatica. «Che l’Assessore Regionale chieda l’intervento dell’esercito – prosegue Cattaneo – prima ancora di pensare di fare qualcosa in prima persona, mi fa pensare che ci sia voglia solo di dedicarsi allo sport dello “scarica-barile”».

Secondo il capogruppo di Vivere Rescaldina infine è assurdo che sia proprio l'assessore De Corato a  organizzare un sit-in (previsto per questo giovedì 29 agosto) alla stazione di Rescaldina, quando è Regione Lombardia che dovrebbe stanziare i fondi per incrementare la sicurezza nelle stazioni: «Perché non li usa?». Di seguito la lettera integrale. 

Caro direttore,

 ho letto un paio di settimane fa, dalle pagine di Legnanonews l’articolo: “Aggressione in stazione a Legnano, l'assessore regionale: "Servono i militari"” dove, in riferimento ad un fatto di cronaca, l’assessore regionale chiedeva la presenza dei militari sui treni e nelle stazioni.
Non vorrei entrare nel merito della proposta che può senz’altro avere le sue ragioni, vorrei però esprimere il mio sconcerto di fronte all’immobilismo e all’ignavia dell’Assessore e di Regione Lombardia.
In tutti i paesi che hanno la presenza di una stazione si vivono problemi di ordine pubblico, che senz’altro non sono legati al colore politico dell’Amministrazione in carica.

Giusto tre esempi: Rescaldina, retta da un’Amministrazione di Centro Sinistra, Legnano retta dal Centro Destra (Sindaco leghista e assessore alla sicurezza di Fratelli d’Italia) e ultimamente dal Commissario Prefettizio e ancora Saronno retta dal Centro Destra (Sindaco della Lega).
Ognuno dei sindaci (ed il commissario) è costretto ogni giorno a sentirsi addossare le colpe per quanto succede nelle stazioni. Frasi come “che degrado”, “l’Amministrazione dov’è?”, “un paese in balia di spacciatori pericolosi per i pendolari” … sono solo alcuni esempi, si va da chi chiede la presenza costante dei vigili in stazione a chi chiede la presenza 24/24 dei carabinieri.
Che queste affermazioni vengano fatte dai cittadini lo comprendo benissimo, che le facciano i politici locali di opposizione in cerca di visibilità (soprattutto quelli che in consiglio comunale non ci sono neanche) ci può anche stare (anche se il gioco alla strumentalizzazione non mi piace), ma che le faccia l’Assessore Regionale, davvero questo non riesco a digerirlo. Le stazioni e i convogli sono di competenza di Trenitalia, FerrovieNord e TreNord: non sono competenza dei Comuni e non sono competenza nè dello Stato, nè dell’esercito.

Sappiamo tutti benissimo quali risparmi Regione Lombardia ha imposto negli ultimi anni a Ferrovie Nord (di proprietà regionale) arrivando, nel caso di Rescaldina, all’eliminazione di tutti i presidi sul territorio, abbandonano la stazione alla biglietteria automatica.
Le stazioni così, pur videosorvegliate, diventano facilmente terra di nessuno.
Durante i cinque anni di amministrazione ho incontrato tutti i Prefetti che si sono succeduti. Il Prefetto è il rappresentante dello Stato, del Ministro dell’Interno (leghista pure quello) e responsabile ultimo dell’ordine pubblico. Li ho incontrati, ho chiesto a tutti e tre (Marangoni, Lamorgese, Saccone) di convocare un tavolo congiunto con Regione Lombardia, Ferrovie Nord, Trenord e PolFer. Alla fine l’incontro è stato organizzato e calendarizzato dal sottoscritto, incontrando la buona volontà e l’assoluta disponibilità di tutti.
Oltre alla già ampiamente sperimentata grande presenza e sollecitudine dei Carabinieri con il Capitano Cantarella e il luogotenente Dogliotti, abbiamo incontrato la disponibilità di FerrovieNord nella sistemazione e cessione al Comune degli ambienti non più utilizzati della stazione, per renderla un ambiente più vissuto. Ferrovie Nord ha già attuato lavori di risistemazione e di restyling della stazione, ma per avere maggiori presidi e la presenza di guardie giurate ci siamo da subito scontrati con il problema dei fondi disponibili che devono essere stanziati appunto da Regione Lombardia (presente all’incontro, ma che non si è mai più fatta sentire…).
Ora, che l’Assessore Regionale chieda l’intervento dell’esercito prima ancora di pensare di fare qualcosa in prima persona, veramente mi fa pensare che ci sia voglia solo di dedicarsi allo sport dello “scarica-barile”.
Perchè per Legnano, Trenitalia non pensa ai presidi e alla sistemazione delle stazioni? Non sarebbe meglio destinare i fondi alle proprie stazioni e per i treni?
Perchè, per le stazioni come Rescaldina, Regione Lombardia non pensa ad un incremento del personale, delle pulizie, e non pensa di creare un presidio fisso?

Dato che Regione Lombardia ha i fondi per incrementare la sicurezza nelle stazioni, perché non li usa?
Prima delle ultime elezioni De Corato è stato addirittura a Rescaldina dicendo (a parole) di avere a cuore la sicurezza del nostro paese. Perchè non inizia farlo almeno dove è sua diretta competenza?
La soluzione del problema della stazione porterebbe automaticamente anche un alleggerimento della situazione nei boschi, sarebbe un po’ come chiudere un rubinetto o per lo meno limitarne il flusso.
Proprio oggi leggo su Facebook che Fratelli d’Itaia e De Corato avrebbero organizzato un sit-in nei prossimi giorni in stazione per chiedere più sicurezza. Siamo davvero al ribaltamento della ragione, chi dovrebbe dare più sicurezza nelle stazioni e sui treni (Regione Lombardia è la padrona di casa)  organizza sit-in per chiedere più sicurezza.
La nuova amministrazione di Rescaldina, così come anche le amministrazioni di tutti i comuni della zona, continuerà a chiedere interventi e soluzioni a tutti gli attori già citati ma soprattutto continuerà a fare tutto quanto le è possibile per garantire la sicureza dei cittadini sapendo che i luoghi mal frequentati vanno abitati, frequentati, vissuti. Più che sit-in, più che sedersi, occorre alzarsi, essere presenti, partecipare alle diverse iniziative programmate dal Comune di Rescaldina e dai comuni limitrofi (in allegato la locandina di un evento organizzato dal Comune di Marnate e di Rescaldina). 
Spero Direttore di essere riuscito a fare un po’ di chiarezza: è un diritto dei cittadini conoscere dove stanno le responsabilità e chi ha il potere ed il dovere di fare qualcosa.
Le pagine di Legnanonews sono un grande strumento di comunicazione e di informazione ed insieme possiamo davvero rendere un grande servizio ai nostri cittadini: diffondere la conoscenza dei fatti reali, per trasformarla in consapevolezza e poi scelta.

Grazie per la tua attenzione,

Michele Cattaneo
Capogruppo di Vivere Rescaldina

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