In particolare, il sito produttivo di Magenta è interessato da una fase di riduzione dei carichi produttivi che ha portato alla riduzione dell'occupazione e all'utilizzo costante dei vari ammortizzatori sociali. Sappiamo che il futuro dello stabilimento di magenta è estremamente incerto e legato a una possibile ripresa del mercato che difficilmente ci potrà essere nel corso del 2012.

Siamo però convinti che la migliore tutela dei lavoratori di magenta si possa esercitare attraverso l'utilizzo di tutta la cassa integrazione ordinaria (firmata anche dalla Rsu Cobas), perchè questo consente di verificare fino in fondo, e con il tempo necessario, una ripresa del sito che non si può escludere a priori.

Inoltre, l'utilizzo della Cigo ci può lasciare il margine necessario, oltre alla verifica di mercato, per predisporre soluzioni meno traumatiche per l'occupazione e per un utilizzo pieno di tutti gli ammortizzatori sociali anche, e soprattutto, nel caso di un ulteriore peggioramento della crisi del sito.

Le dimostrazioni di queste ore organizzate dai Cobas, con il blocco delle merci in entrata e in uscita, possono realmente costituire l'alibi per l'azienda nel predisporre la chiusura anticipata e definitiva delle attività dello stabilimento, vista l'impossibilità di utilizzare il sito produttivo.

Invitiamo pertanto i Lavoratori a non aderire a iniziative che comprometteranno la loro situazione occupazionale. Riteniamo urgente e necessario la rimozione del blocco delle merci e su questa base chiediamo all'azienda di ripristinare le produzioni in atto e poi sospese a causa del blocco.
In caso contrario ciascuno si dovrà assumere le proprie responsabilità di fronte ai Lavoratori e alle loro famiglie.

Le Segreterie nazionali
  Slc Cgil           FistelCisl             Uilcom Uil
G.Carrega     L. Gastoldi        R. Di Francesco