SERVIZI POSTALI: IL PRIMO SCIOPERO IN LOMBARDIA
31 Gennaio 2012
Nel bel mezzo di una colpevole e generale disorganizzazione, con il personale insufficiente a garantire la regolare funzionalità dei servizi, dopo ben 2 giorni dalla già avvenuta modifica degli orari di apertura e di chiusura degli uffici postali al pubblico, questi solo oggi vengono comunicati al personale per le conseguenti modifiche da apportare negli avvisi per il ritiro degli oggetti a firma non consegnati.
Carenza di Personale. Quasi tutti i Centri di Recapito della Lombardia sono in sofferenza per la carenza di personale nelle zone di recapito anche per le assenze per ferie, malattie, infortuni ecc… (fra i tanti, in un PDD con 6 zone è c’è un solo titolare) Al 31 gennaio sono scaduti i contratti e tempo determinato, e solo in questi giorni, con colpevole e forse programmato ritardo, inizieranno le procedure per le assunzioni di un nuovo contingente di ctd nemmeno sufficiente a coprire le assenze strutturali. Obiettivi di ferie e di straordinari. A questo vanno aggiunte le “geniali nuove metodologie gestionali per la fruizione “forzosa” delle ferie con illegittimi obiettivi assegnati mese per mese ai responsabili dei Centri di Recapito e con gli altrettanti obiettivi di riduzione degli straordinari ed abbinamenti. L’ALT Lombardia sembra non conoscere che esiste una titolarità di zona e che per la loro copertura, in qualsiasi caso di assenza del titolare, è previsto il pagamento degli straordinari e/o della flessibilità operativa. Nuovi Orari di chiusura/apertura al pubblico degli Uffici Postali. Con atto unilaterale è stato comunicato con grave ritardo al personale MP degli Uffici Postali nel pomeriggio di Giovedì 26 gennaio. Solo dopo ben 2 giorni dall’entrata in vigore, tale modifica è stata comunicata ai responsabili dei CPD per inserire i nuovi orari negli avvisi degli oggetti a firma non consegnati per assenza del destinatario (inesitate). Ad oggi le modifiche sui palmari non sono ancora state apportate. Questo colpevole ed ingiustificato ritardo sta penalizzando i cittadini e le imprese che si recano negli uffici negli orari indicati e li trovano già chiusi. I disservizi e le pesanti lamentele si riversano sull’incolpevole personale degli Uffici Postali con un ulteriore aggravio di immagine per Poste Italiane. Il personale di Servizi Postali ed i cittadini della Lombardia non si meritano una gestione così insipiente di un importante settore dell’azienda e di un altrettanto importante servizio di pubblica utilità. Così facendo si penalizzano i cittadini e le imprese con grave danno per l’occupazione e l’economia dell’intera regione. I nostri Segretari, i nostri RSU e gli uffici legali sono a disposizione per ogni necessità a tutela dei diritti e della dignità delle persone. Pretendete sempre una disposizione o un ordine scritto, per le ferie e per gli straordinari o per abbinamenti (al massimo per 12 ore al mese). Solo così si possono esercitare le tutele ed i diritti che, in Poste Lombardia, sembrano sempre più un optional e non una corretta e rispettosa prassi gestionale. Una prima iniziativa di sciopero in Lombardia è già stata programmata dal 27 febbraio al 17 marzo, non escludendo uno Sciopero Generale regionale, dopo aver sentito i lavoratori nelle assemblee. SLP CISL UIL POSTE CONFSAL-COM UGL-COM G. Marinaccio A. Alesci G. Alonge S. Trazzera |
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