Come nel resto del Paese, anche nel nostro territorio, nei mesi scorsi si è assistito agli assembramenti di tantissimi elettori nei luoghi dove si raccoglievano le firme, nei banchetti organizzati da SEL, che, attraverso la loro firma, chiedevano un cambiamento. Per quanto la natura esclusivamente abrogativa dei referendum permetta solo di cancellare in toto o parzialmente le leggi  e non di proporle, l'eventuale decadenza del “porcellum” avrebbe portato ad un sistema ormai datato e per alcuni aspetti criticabile, vi sono pochi dubbi su quale sia il giudizio della stragrande maggioranza degli elettori su questa legge elettorale: il che avrebbe reso se non scontato, almeno  prevedibile l'esito del referendum.

La sentenza che impedisce loro di esprimersi direttamente, assegna ora ogni decisione a questo Parlamento, il più squalificato nella storia repubblicana. Quello che ancora oggi ha salvato Nicola Cosentino dall’arresto. E che dopo la sentenza della Corte sulla possibilità che siano gli elettori e non le segreterie di partito a scegliere i propri rappresentanti ha il dovere di rispondere alle richiesta proveniente  dai cittadini, sempre ammesso, dopo anni che se ne parla, che sia in grado di farlo. Fuori dalle istituzioni, noi faremo la nostra parte, come l’abbiamo fatta nella raccolta delle firme per il referendum.

Lavoreremo perché dal tunnel del “porcellum” si passi alla luce limpida della democrazia sostanziale e non al grigiore malato di un’ennesima trovata ambigua delle segreterie di partito. Per un partito di sinistra, oggi, può esserci una sola stella polare: una legge elettorale che aumenti il potere di scelta e la partecipazione diretta dei cittadini, invece di limitarle entrambe sempre di più come accade ormai da troppi anni.

Rosanna Pontani
Coordinatrice SEL
Sinistra Ecologia Libertà Circolo del Legnanese