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SEL A MILANO PER RACCONTARE UN'ALTRA ITALIA

27 Gennaio 2011


Sinistra Ecologia Libertà – “Raccontiamo un’altra Italia”

Il Circolo Legnanese di Sinistra Ecologia Libertà della Lombardia, aderisce alla manifestazione ‘Mobilitiamoci per ridare dignità all'Italia’, promossa per sabato 29 gennaio 2011 a Milano, da donne e uomini del mondo della cultura, della società civile, del sindacato, dei partiti e delle associazioni. Il rispetto della dignità della persona è il valore inviolabile della nostra democrazia. Il degrado e la perdita di decenza di chi è chiamato a governare sta logorando profondamente il rapporto tra cittadini e istituzioni democratiche a tutti i livelli. La vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini è sempre più difficile, ed è auspicabile che da subito cessino comportamenti ipocriti di doppia morale a di spregio delle donne, che sempre più numerose, attraverso lo studio e il lavoro, con fatica, cercano di affermarsi in un Paese che ancora le discrimina.

Siamo impegnati affinché questo appuntamento di mobilitazione veda la più ampia partecipazione. Ecco il testo dell’appello e per adesioni: ridaredignita@gmail.com  

MILANO IN PIAZZA SABATO 29 GENNAIO,
PER RACCONTARE UN’ALTRA STORIA ITALIANA
Raccogliendo l’appello “Mobilitiamoci per ridare dignità all’Italia”, partito da Milano e firmato da numerosi appartenenti al mondo della cultura e del sindacato, della politica e del lavoro, lanciamo l’idea di un’iniziativa delle cento piazze, da Frosinone a Messina, da Torino a Reggio Calabria, cominciando nella nostra città sabato 29 gennaio alle 15, in Piazza della Scala. Con un simbolo: la sciarpa bianca del lutto per lo stato in cui versa il Paese. Uno slogan: Un'altra storia italiana è possibile, e poi le nostre facce. Le facce delle donne italiane, quelle della realtà. Appuntandoci sulla giacca una fotocopia della nostra carta di identità con su scritto che quello che siamo: cassaintegrate, ricercatrici, precarie, artiste, studentesse, registe, operaie e giornaliste, per dire la forza che rappresentiamo a dispetto di tutto.

Perché sarebbe bello che una spallata, magari quella definitiva, politica molto prima che giudiziaria, la dessimo proprio noi al capo supremo di questa telecrazia autoritaria, eversiva e misogina.
Come è scritto nell’appello: “Sentiamo il bisogno di porre un freno a tutto questo: perché arrivi alle giovani donne un messaggio di libertà, di giustizia, di diritto a una vita fatta di scelte consapevoli, di riconoscimento della dignità della loro persona, della loro intelligenza, del loro sentire e delle loro competenze; perché gli uomini, in particolar modo i giovani, rifiutino il modello sessista che domina e spezzino la complicità maschile contro il corpo delle donne; perché chiunque abbia cariche istituzionali e sia coinvolto in questa vicenda si faccia da parte.”

Quel che accade del nostro Paese offende le donne, ma anche gli uomini che non si riconoscono, vergognandosi, nella miseria della rappresentazione di una sessualità rapace e seriale, nello squallore di una classe dirigente che ha fatto dell’eversione di ogni regola e nel sovvertimento di qualunque verità il suo tratto distintivo. Ed è anche a questi uomini che chiediamo di essere con noi sabato 29. Per ribadire insieme che “un’altra storia italiana è possibile”.

Sinistra Ecologia Libertà

Circolo del Legnanese 

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