14 Luglio 2014

Riceviamo e pubblichiamo:

Sono una cittadina di Legnano e domenica scorsa (13 luglio) ho avuto il “dispiacere” di essere svegliata alle 7.30 da un vicino di casa che con una sega circolare effettuava lavori.

Alle educate rimostranze, mio marito, si è sentito insultare, tanto è che, per non prolungare e far degenerare la discussione, ha concluso chiedendo scusa al vicino lavoratore di averlo disturbato e distratto dal suo impegno certamente improrogabile.

Speravamo in un ragionato ravvedimento… invece i lavori sono continuati.

Alle 8.15 circa, un po’ esasperato, mio marito ha telefonato alla vigilanza urbana chiedendo se non vi fossero limitazioni ai rumori eccessivi, almeno per la domenica mattina e per orari abbastanza inconsueti.

La risposta è stata purtroppo negativa: il tutto è affidato al buon senso ed all’educazione dei cittadini e non esistono limitazioni in merito.

Ora la mia domanda è la seguente: considerando che di questi tempi il “buon senso” e la ”educazione” lasciano un po’ a desiderare, non sarebbe il caso che la pubblica amministrazione (nella persona del sindaco o di chi ne abbia la facoltà) facesse un ordinanza a riguardo?

Non si richiede l’imposizione di orari impossibili ma il prendere in considerazione il giusto riposo dei cittadini (vicini di casa) che probabilmente lavorano normalmente come tutti noi: non prima delle 8.00 del mattino nei giorni feriali e nei giorni festivi le 9.00, il pomeriggio dopo pranzo almeno dalle 13.00 alle 14.30/15.00 e alla sera non oltre le 20.30/21.00).

E si badi bene che non si parla di evitare di mettere un chiodo o di fare un buco con il trapano, ma di lavori rumorosi ed imponenti, prolungati nel tempo.

Ringrazio dell’attenzione e mi scuso di questo mio sfogo, ma spero che qualcuno mi ascolti ed agisca in nome del “buon senso” e della ”educazione”…..

Distintamente

Monica Ladu