‘Provo a chiarire alcuni concetti – spiega Vitali – facendo la sintesi del percorso legnanese. L’ente preposto a stabilire il numero delle stazioni di rilevamento sul territorio è la Regione, per il tramite di ARPA Agenzia Regionale Protezione Ambiente Lombardia. Essa ne valuta efficacia ed efficienza, tenendo conto che – come indicato nel Decreto Ministeriale 60 del 2002 – il numero di stazioni necessario ad ottenere risultati utili non è elevato: ciascuna centralina, infatti, è efficace per aree molto ampie. Al fine di avere un monitoraggio significativo sul territorio, inoltre, alcune stazioni sono in posizioni “di fondo”, che rilevano inquinamento diffuso, altre sono in posizioni “di picco”, ad esempio in prossimità di vie di traffico, valutando la qualità dell’aria in casi critici. Su nostra richiesta, Legnano nel 2010 è stata inserita nel programma ARPA di monitoraggio della qualità dell’aria con laboratorio mobile. Ho personalmente sollecitato un ulteriore monitoraggio per la stagione termica successiva (15/10/2010 – 15/04/2011), ma la programmazione di ARPA non ha previsto questa attività. La nostra richiesta per il monitoraggio 2010 si riferiva alla zona della rotatoria di via San Michele del Carso – viale Toselli. L’individuazione del punto esatto è stata concertata con ARPA e risponde ai criteri di ubicazione dei punti di campionamento contenuti nel DM 60/2002. Questa posizione, tra l’altro, ha consentito un confronto dei dati della rete di monitoraggio, in particolare con le altre postazioni urbane dell’area Nord Ovest Milano’.

‘Confido di aver chiarito in modo risolutivo i dubbi e le perplessità dei cittadini- conclude il sindaco – confermo la volontà dell’Amministrazione e l’impegno degli uffici nel proseguire ogni attività utile alla tutela ambientale e della salute della nostra Città».