RIFONDAZIONE COMUNISTA: IL PACIFISMO SOSPETTO DELLA LEGA
22 Marzo 2011
Egregio Direttore,
Dal momento che il segretario legnanese della Lega Nord nelle proprie riflessioni sui fatti di Libia ci fa l’”onore” di citare la sinistra radicale, quasi sottintendendone una comunanza con il suo partito nel giudicare gli eventi di questi giorni, ci sembra indispensabile fare alcune precisazioni. Diamo innanzi tutto atto alla Lega di avere messo per iscritto alcune “scomode” verità che i suoi peraltro mai rinnegati alleati si ostinano a celare dietro la scusa della “guerra umanitaria”, in primo luogo gli interessi economici che sono l’unico autentico motore del conflitto. Detto ciò, ci permettiamo di manifestare un certo stupore di fronte al termine “tiranno” usato per Gheddafi: non si tratta forse dello stesso squallido personaggio a cui il governo di questo paese (governo di cui la Lega ci risulta faccia parte) solo poco tempo fa tributava baciamano, onori ed escort (specialità della casa…), coprendoci di ridicolo agli occhi del mondo intero? Com’è che la Lega, insieme alle altre forze politiche pronte a difendere ogni “originale” posizione di politica estera del premier, coglie solo ora la dimensione tirannica del regime di Tripoli? Apprendiamo poi un dettaglio non da poco: l’intervento italiano in Libia non è affatto, come qualche comunista tendenzioso potrebbe pensare, frutto della decisione presa dal governo e dal suo Premier: no, Berlusconi era contrario, è stata solo la debolezza dovuta ai molteplici attacchi a cui è sottoposto (lo sappiamo, i giudici non lo lasciano lavorare…) a farlo cedere, in realtà la guerra in atto è colpa della “classe dirigente” italiana, di cui evidentemente il cavaliere di Arcore e i suoi ministri non fanno parte! Anche sulla storia impariamo insospettabili verità. Questa originale declinazione della storia ci fa sorgere un dubbio: che l’attacco al “nazionalismo” non sia che il pretesto per attaccare “la nazionalità” in nome del solito ritrito e ormai logoro mito della Padania. Detto tutto questo, ci sentiamo di rassicurare la Lega: il nostro pacifismo, così come la nostra visione della storia, non hanno nulla a che fare con i suoi. Come PRC – Federazione della Sinistra legnanese rifiutiamo la logica di questa guerra come abbiamo sempre rifiutato quella di ogni intervento armato imperialista spacciato per necessità umanitaria, convinti, come siamo, che il rispetto dei diritti umani non si possa ottenere con le bombe. Per tale motivo DOMENICA 27 MARZO AL MATTINO SAREMO IN PIAZZA SAN MAGNO CON LE BANDIERE DELLA PACE, ed invitiamo ad essere con noi tutti coloro che non sono disposti a piegarsi alle dinamiche che stanno dietro l’attuale conflitto e che, lo registriamo con grande rammarico, hanno conquistato anche gran parte del centrosinistra. Per chiudere ci permettiamo di dare un consiglio al sig. Partito della Rifondazione Comunista |
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