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RIFONDAZIONE COMUNISTA E LO SCIOPERO DELLA CGIL

7 Maggio 2011

Egregio direttore, ci permetta di esprimere qualche riflessione in merito allo sciopero di ieri e alle letture che di esso sono state date. Il primo doveroso richiamo è al commento di Guido Podestà, che abbiamo letto sul suo quotidiano.
Secondo il presidente della nostra provincia i disagi incontrati dai cittadini a seguito delle tante astensioni dal lavoro sarebbero un motivo sufficiente per condannare l’azione del sindacato, la CGIL, che ha voluto questa giornata. Ci sembra che questo intervento esprima come meglio non potrebbe il concetto di democrazia che anima questa destra. Per Podestà l’esercizio di diritti previsti e tutelati dalla Costituzione non è nient’altro che un terribile fastidio, un’inaccettabile offesa all’ordine che il potere pretende ed esige.
Per Podestà chiedere lavoro, sicurezza, tutele è un’inutile turbamento della pace sociale, un intralcio all’unico modello di società che lui e la sua parte politica riescono a concepire, una società con un unico punto di vista accettato ed accettabile, un unico diritto (quello imposto da chi comanda) ed un unico padrone.
Una società di belle figurine osannanti, dove nessuno deve sognarsi di recare disagi o fastidi, altrimenti contro di lui scatteranno la condanna e la pubblica riprovazione. Ancora una volta Podestà si dimostra fedele esecutore delle direttive del suo premier, che ha dettato la stessa linea a tutti i mezzi d’informazione da lui controllati: i giornali radio dell’emittente di Stato ieri si sono aperti non con la notizia dell’adesione massiccia allo sciopero, ma con quella del turbamento provocato nei mezzi pubblici, nelle scuole, nei servizi pubblici da quei comunisti che non sono andati a lavorare.
Ringraziamo quindi i tanti, tantissimi lavoratori che anche nel nostro territorio hanno ancora voglia di reagire, e non hanno alcuna intenzione di farsi intorpidire le menti o imporre il silenzio da Berlusconi e dai suoi fedeli servitori.
Con loro, insieme a loro, terremo sempre alta la nostra voce.

Prima di chiudere ci permetta un paio di appunti all’articolo sullo sciopero da Lei pubblicato: fra gli interventi dal palco gli unici non citati sono stati quelli delle tre donne intervenute, che ci sembra meritassero al pari degli altri attenzione.
E ancora:uno dei temi centrali della mattinata, richiamato in più di un intervento, è stato quello relativo alla vendita della Casa di Riposo di Legnano. Addirittura in Piazza è stata fatta una raccolta di firme contro questa sciagurata decisione dell'amministrazione della nostra città. Peccato non averne trovato alcun accenno nella Sua cronaca…

Partito della Rifondazione Comunista- Federazione della Sinistra

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