Per tale ragione Legnano dev’essere grata a questi ragazzi, che spesso hanno alle spalle una formazione oratoriana e parrocchiale, ma anche tante attività di volontariato. Fra di loro ci sono studenti, lavoratori, giovani sposi, mamme e papà, persone “con la testa sulle spalle”.

Sono giovani che fanno capire che “c’è speranza”, che la politica ˗ se ben intesa, se posta al servizio dei cittadini e non di pochi “interessi forti” ˗ è una strada buona, percorribile, coinvolgente, persino appassionante.

Per il rilancio di Legnano i “gialloneri” hanno indicato alcune priorità: una politica dei servizi che abbia come priorità la qualità e la sostenibilità economica; uno sfruttamento del suolo e un’espansione urbana regolati e guidati da un piano strategico; l’impegno convinto ed efficace per favorire il lavoro e l’occupazione; un nuovo piano della mobilità; la promozione della legalità e la garanzia della sicurezza, e vari altri punti. Allo stesso tempo hanno invocato un cambio alla guida della città, per una Legnano diversa, vissuta, partecipata, aperta al territorio circostante.

Ci saranno ˗ viene da domandarsi ˗ partiti, liste e coalizioni in grado di raccogliere questa sfida?

Lettera firmata